Un modello di analisi regionale permette di ottenere la stima di eventi idrologici estremi in bacini idrografici non strumentati e in aree caratterizzate da serie temporali brevi e discontinue. Fase fondamentale dell'analisi è la definizione delle regioni omogenee. Lo studio è stato condotto mediante lo sviluppo di tecniche multivariate al fine di evidenziare la similarità delle caratteristiche idrologiche e geografiche dei siti provvisti di stazioni di misura e di consentirne il raggruppamento. Scopo dell'analisi è l'individuazione, all'interno di ogni regione omogenea delineata, di un modello previsionale dei valori delle portate al colmo di piena anche in bacini idrografici privi di stazioni di misura. La metodologia proposta si avvale di tecniche di interpolazione spaziale per la regionalizzazione delle portate al colmo di piena sull'intero territorio regionale toscano. Le tecniche analizzate comprendono classici metodi deterministici di interpolazione, tecniche di interpolazione geostatistica ma anche metodi di regressione multivariata. I risultati vengono validati utilizzando la procedura jack-knife di cross validation e stimando, per le differenti tecniche, l'errore quadratico medio (RMSE) e l'errore relativo medio assoluto (εrel). Il confronto dei risultati ottenuti con tecniche IDW - Inverse Distance Weighted e Ordinary Kriging, con un modello di analisi multivariata individua in quest'ultimo il metodo di stima migliore dei valori di portata al colmo di piena nei bacini idrografici non strumentati.

Metodi geostatistici per l’analisi regionale di eventi idrologici estremi in Toscana / Valentina Chiarello; Enrica Caporali; Giuseppe Rossi. - ELETTRONICO. - USB:(2012), pp. 0-0. (Intervento presentato al convegno XXXIII Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche tenutosi a Brescia nel 10-14 Settembre).

Metodi geostatistici per l’analisi regionale di eventi idrologici estremi in Toscana

CHIARELLO, VALENTINA;CAPORALI, ENRICA;ROSSI, GIUSEPPE
2012

Abstract

Un modello di analisi regionale permette di ottenere la stima di eventi idrologici estremi in bacini idrografici non strumentati e in aree caratterizzate da serie temporali brevi e discontinue. Fase fondamentale dell'analisi è la definizione delle regioni omogenee. Lo studio è stato condotto mediante lo sviluppo di tecniche multivariate al fine di evidenziare la similarità delle caratteristiche idrologiche e geografiche dei siti provvisti di stazioni di misura e di consentirne il raggruppamento. Scopo dell'analisi è l'individuazione, all'interno di ogni regione omogenea delineata, di un modello previsionale dei valori delle portate al colmo di piena anche in bacini idrografici privi di stazioni di misura. La metodologia proposta si avvale di tecniche di interpolazione spaziale per la regionalizzazione delle portate al colmo di piena sull'intero territorio regionale toscano. Le tecniche analizzate comprendono classici metodi deterministici di interpolazione, tecniche di interpolazione geostatistica ma anche metodi di regressione multivariata. I risultati vengono validati utilizzando la procedura jack-knife di cross validation e stimando, per le differenti tecniche, l'errore quadratico medio (RMSE) e l'errore relativo medio assoluto (εrel). Il confronto dei risultati ottenuti con tecniche IDW - Inverse Distance Weighted e Ordinary Kriging, con un modello di analisi multivariata individua in quest'ultimo il metodo di stima migliore dei valori di portata al colmo di piena nei bacini idrografici non strumentati.
2012
XXXIII Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche
XXXIII Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche
Brescia
10-14 Settembre
Valentina Chiarello; Enrica Caporali; Giuseppe Rossi
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