A 10 anni dall’entrata in vigore del DPCM 5.12.97, si avverte l’esigenza di una riflessione sui risultati raggiunti, sugli obiettivi da perseguire e sulla necessità di fare chiarezza su incertezze interpretative e applicative che hanno ripercussioni importanti per gli esiti sia delle valutazioni previsionali, sia dei collaudi in opera. Più in generale, si avverte la necessità che una materia così complessa e così rilevante anche sul piano economico oltre che sociale, sia oggetto di una completa revisione inquadrandola in un unico processo, che riunisca aspetti tecnici e legislativi assunti inequivocabilmente validi anche in caso di contenzioso, peraltro in aumento esponenziale. A questo si deve aggiungere che il contenzioso è regolato su due livelli, quello pubblicistico (leggi e decreti in materia di controllo del rumore) e quello privatistico (art. 844 del codice civile), contribuendo non poco a creare confusione. Riteniamo pertanto sia giunto il momento di proporre un diverso approccio alla problematica basato sul soddisfacimento delle esigenze acustiche primarie non solo in termini di requisiti fisici delle partizioni, ma anche mediante parametri, definiti a livello internazionale, in grado di relazionarsi direttamente con le esigenze suddette espresse da privacy, qualità della conservazione e assenza di disturbo.
l rispetto dei requisiti acustici passivi: dalla protezione alla speculazione - riflessioni a margine dell’esperienza e proposte d’intervento / G. CELLAI; S. SECCHI; E. NANNIPIERI. - ELETTRONICO. - (2008), pp. 1-16. (Intervento presentato al convegno 35° Convegno Nazionale Associazione Italiana di Acustica tenutosi a Milano nel 11-13 giugno 2008).
l rispetto dei requisiti acustici passivi: dalla protezione alla speculazione - riflessioni a margine dell’esperienza e proposte d’intervento
CELLAI, GIANFRANCO;SECCHI, SIMONE;NANNIPIERI, ELISA
2008
Abstract
A 10 anni dall’entrata in vigore del DPCM 5.12.97, si avverte l’esigenza di una riflessione sui risultati raggiunti, sugli obiettivi da perseguire e sulla necessità di fare chiarezza su incertezze interpretative e applicative che hanno ripercussioni importanti per gli esiti sia delle valutazioni previsionali, sia dei collaudi in opera. Più in generale, si avverte la necessità che una materia così complessa e così rilevante anche sul piano economico oltre che sociale, sia oggetto di una completa revisione inquadrandola in un unico processo, che riunisca aspetti tecnici e legislativi assunti inequivocabilmente validi anche in caso di contenzioso, peraltro in aumento esponenziale. A questo si deve aggiungere che il contenzioso è regolato su due livelli, quello pubblicistico (leggi e decreti in materia di controllo del rumore) e quello privatistico (art. 844 del codice civile), contribuendo non poco a creare confusione. Riteniamo pertanto sia giunto il momento di proporre un diverso approccio alla problematica basato sul soddisfacimento delle esigenze acustiche primarie non solo in termini di requisiti fisici delle partizioni, ma anche mediante parametri, definiti a livello internazionale, in grado di relazionarsi direttamente con le esigenze suddette espresse da privacy, qualità della conservazione e assenza di disturbo.File | Dimensione | Formato | |
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