Su richiesta dell’Ufficio Autonomia dell’Unione Italiana Ciechi, la candidata è invitata a lavorare, insieme ad altri ricercatori, ad un progetto finalizzato a guidare i progettisti nel difficile compito di comprendere e superare le condizioni di conflitto tra persona con minorazione visiva ed ambiente, partendo dallo studio della segnaletica normalizzata sul piano di calpestio. Si tratta di un argomento nuovo per il nostro Paese e rispetto al quale, a causa dell’assenza di chiari principi e prescrizioni normative, vige la più totale confusione. La ricerca, frutto di un’analisi conoscitiva sulle esigenze delle persone con minorazione visiva, di un lungo lavoro di analisi sulla letteratura scientifica e di un impegnativo confronto tra i componenti del gruppo di lavoro, tenta di colmare questa lacuna e fornisce al progettista informazioni relative al rapporto segnale-codice comunicativo e all’ubicazione della segnaletica nei principali scenari ambientali. La strutturazione delle informazioni segue la tradizionale impostazione esigenziale-prestazionale. Il lavoro è diviso in due parti: nella prima viene analizzata la segnaletica per i non vedenti, su base tattile; nella seconda viene esaminata quella per gli ipovedenti, su base visiva.

La produzione italiana di pavimenti tattili / E. Benelli. - STAMPA. - (2002).

La produzione italiana di pavimenti tattili

BENELLI, ELISABETTA
2002

Abstract

Su richiesta dell’Ufficio Autonomia dell’Unione Italiana Ciechi, la candidata è invitata a lavorare, insieme ad altri ricercatori, ad un progetto finalizzato a guidare i progettisti nel difficile compito di comprendere e superare le condizioni di conflitto tra persona con minorazione visiva ed ambiente, partendo dallo studio della segnaletica normalizzata sul piano di calpestio. Si tratta di un argomento nuovo per il nostro Paese e rispetto al quale, a causa dell’assenza di chiari principi e prescrizioni normative, vige la più totale confusione. La ricerca, frutto di un’analisi conoscitiva sulle esigenze delle persone con minorazione visiva, di un lungo lavoro di analisi sulla letteratura scientifica e di un impegnativo confronto tra i componenti del gruppo di lavoro, tenta di colmare questa lacuna e fornisce al progettista informazioni relative al rapporto segnale-codice comunicativo e all’ubicazione della segnaletica nei principali scenari ambientali. La strutturazione delle informazioni segue la tradizionale impostazione esigenziale-prestazionale. Il lavoro è diviso in due parti: nella prima viene analizzata la segnaletica per i non vedenti, su base tattile; nella seconda viene esaminata quella per gli ipovedenti, su base visiva.
2002
E. Benelli
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