Nei contesti in cui l'urbanistica ufficiale non riesce a procurare gli spazi per poter soddisfare bisogni minuti di vita quotidiana, desideri e volizioni degli abitanti di costruire nuclei di comunità e stili di vita alternativi, esiste una forma "positiva" di abusivismo, molto diversa dallo sfruttamento del suolo a fini di rendita. Se costruire abusivamente un bene privato è dunque una delle pratiche negative nei nostri territori, possono esiste piccoli gesti, abusivi per la burocrazia, ma positivi per la città e per chi vi vive. Il testo cerca di introdurre questa distinzione e invita l'urbanistica ad un atteggiamento aperto e empatico con abitanti che vogliono concretizzare forme di costruzione sociale di territrorio in spazi pubblici.
Elogio dell'abusivismo / I. Zetti. - In: GLI ASINI. - ISSN 2038-3924. - STAMPA. - (2012), pp. 105-111.
Elogio dell'abusivismo
ZETTI, IACOPO
2012
Abstract
Nei contesti in cui l'urbanistica ufficiale non riesce a procurare gli spazi per poter soddisfare bisogni minuti di vita quotidiana, desideri e volizioni degli abitanti di costruire nuclei di comunità e stili di vita alternativi, esiste una forma "positiva" di abusivismo, molto diversa dallo sfruttamento del suolo a fini di rendita. Se costruire abusivamente un bene privato è dunque una delle pratiche negative nei nostri territori, possono esiste piccoli gesti, abusivi per la burocrazia, ma positivi per la città e per chi vi vive. Il testo cerca di introdurre questa distinzione e invita l'urbanistica ad un atteggiamento aperto e empatico con abitanti che vogliono concretizzare forme di costruzione sociale di territrorio in spazi pubblici.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.