Attraverso una capillare ricerca d'archivio, condotta principalmente sui Libri di Deliberazioni dell'Opera del Duomo di Firenze, l'autrice documenta per la prima volta un capitolo importante della carriera di Giuliano da Maiano "primo capomaestro" a Santa Maria del Fiore dal 1977 al 1490. Vengono individuati i componenti della sua équipe e i rispettivi ruoli nelle varie fasi del cantiere, i principali collaboratori , tra i quali spicca l'inedita figura del "marmoraro" e poi "secondo architetto" ( dal 1488) Pagno d'Antonio Berti, artefice - e forse ideatore - delle tarsie marmoree degli sguanci degli occhi del tamburo della cupola brunelleschiana. I dati emersi consentono di valutare l'effettiva portata e il significato dell'intervento di Giuliano, quale principale artefice del rivestimento marmoreo del tamburo della cupola brunelleschiana. Gli viene inoltre riconosciuto un ruolo importante nella compagine di celebri maestri, interpellati negli anni Novanta per il completamento della facciata di Santa Maria del Fiore, caldeggiato da Lorenzo il Magnifico. E' in tale circostanza che i due disegni, elaborati da Giuliano prima della suo decesso (1490), furono egualmente ritenuti validi ai fini del memorabile concorso per la facciata (5 gennaio 1490/91), risoltosi con un nulla di fatto.
Giuliano da Maiano capomaestro a Santa Maria del Fiore / Vasic Vatovec, Corinna. - STAMPA. - (1994), pp. 64-83. (Intervento presentato al convegno Giuliano e la bottega dei da Maiano tenutosi a Fiesole (Firenze) nel 13-15 giugno 1991).
Giuliano da Maiano capomaestro a Santa Maria del Fiore
VASIC VATOVEC, CORINNA
1994
Abstract
Attraverso una capillare ricerca d'archivio, condotta principalmente sui Libri di Deliberazioni dell'Opera del Duomo di Firenze, l'autrice documenta per la prima volta un capitolo importante della carriera di Giuliano da Maiano "primo capomaestro" a Santa Maria del Fiore dal 1977 al 1490. Vengono individuati i componenti della sua équipe e i rispettivi ruoli nelle varie fasi del cantiere, i principali collaboratori , tra i quali spicca l'inedita figura del "marmoraro" e poi "secondo architetto" ( dal 1488) Pagno d'Antonio Berti, artefice - e forse ideatore - delle tarsie marmoree degli sguanci degli occhi del tamburo della cupola brunelleschiana. I dati emersi consentono di valutare l'effettiva portata e il significato dell'intervento di Giuliano, quale principale artefice del rivestimento marmoreo del tamburo della cupola brunelleschiana. Gli viene inoltre riconosciuto un ruolo importante nella compagine di celebri maestri, interpellati negli anni Novanta per il completamento della facciata di Santa Maria del Fiore, caldeggiato da Lorenzo il Magnifico. E' in tale circostanza che i due disegni, elaborati da Giuliano prima della suo decesso (1490), furono egualmente ritenuti validi ai fini del memorabile concorso per la facciata (5 gennaio 1490/91), risoltosi con un nulla di fatto.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.