L’obiettivo di questo lavoro è quello di valutare gli effetti degli incendi boschivi sulla qualità biologica del suolo e sulle sue principali caratteristiche chimico-fisiche. Lo studio è stato effettuato nella Riserva Naturale Statale di Montefalcone nel comune di Castelfranco di Sotto (PI). La zona esaminata è caratterizzata da un clima temperato con un regime pluviometrico medio annuo di circa 950 mm, distribuito prevalentemente in primavera e in estate. La temperatura media annua raggiunge i 14 C° con venti dominanti provenienti da nord e sud-ovest. La vegetazione forestale prevalente è composta da pinete di pino marittimo e da boschi di specie quercine. Nel 2001 e nel 2009 si sono sviluppati alcuni incendi che hanno colpito parte delle pinete incluse nell’area protetta. Sono stati effettuati prelievi di campioni di suolo, misure di pH, di temperatura e di umidità del terreno mettendo a confronto una zona di pineta dove il fuoco è passato due volte (nel 2001 e nel 2009), una zona percorsa dal fuoco solo nel 2009 e una zona non percorsa da incendio, per lo meno negli ultimi 40 anni. Per caratterizzare la componente biotica del suolo è stato applicato l’indice di Qualità Biologica del Suolo - artropodi (QBS-ar). L’indice QBS-ar utilizza i microartropodi edafici come bioindicatori della matrice suolo. La presenza o assenza degli organismi più adattati alla vita edafica può fornire indicazioni sul livello di disturbo del suolo. A ogni gruppo o Forma Biologica è stato associato un valore numerico, detto Indice Ecomorfologico (EMI), che varia da un minimo di 1 a un massimo di 20 a seconda del grado di adattamento alla vita ipogea. Sono stati inoltre calcolati la densità dei microartropodi (individuo/m2), gli indici di diversità biologica (Shannon, Simpson, Evenness) e il rapporto Acari/Collemboli al fine di analizzare l’evoluzione delle comunità edafiche nel corso degli anni a seguito del passaggio di un incendio. L’indice QBS-ar è risultato un metodo valido per caratterizzare la diversità biologica edafica in aree percorse da incendio, in grado di evidenziare l’effetto dell’incendio sulle comunità edafiche e sul ripristino del loro equilibrio nel corso del tempo. L’indice può essere considerato uno strumento utile per il biomonitoraggio dei suoli percorsi dal fuoco in quanto capace di fornire informazioni sull’evoluzione delle comunità trofiche e sulla complessità biologica della matrice suolo.
Applicazione dell'indice di qualità biologica del suolo (QBS-ar) in ecosistemi forestali percorsi da incendio / F. Bottalico; S. Fiorentini; C. Lisa; E. Marchi; S. Nocentini; D. Paffetti; D. Travaglini. - ELETTRONICO. - (2011), pp. 80-80. (Intervento presentato al convegno Selvicoltura e Gestione del Suolo: la Sfida Europea per una Gestione Territoriale Integrata tenutosi a Rende (CS) nel 4-7 Ottobre 2011).
Applicazione dell'indice di qualità biologica del suolo (QBS-ar) in ecosistemi forestali percorsi da incendio
BOTTALICO, FRANCESCA;FIORENTINI, SILVIA;LISA, CHIARA;MARCHI, ENRICO;NOCENTINI, SUSANNA;PAFFETTI, DONATELLA;TRAVAGLINI, DAVIDE
2011
Abstract
L’obiettivo di questo lavoro è quello di valutare gli effetti degli incendi boschivi sulla qualità biologica del suolo e sulle sue principali caratteristiche chimico-fisiche. Lo studio è stato effettuato nella Riserva Naturale Statale di Montefalcone nel comune di Castelfranco di Sotto (PI). La zona esaminata è caratterizzata da un clima temperato con un regime pluviometrico medio annuo di circa 950 mm, distribuito prevalentemente in primavera e in estate. La temperatura media annua raggiunge i 14 C° con venti dominanti provenienti da nord e sud-ovest. La vegetazione forestale prevalente è composta da pinete di pino marittimo e da boschi di specie quercine. Nel 2001 e nel 2009 si sono sviluppati alcuni incendi che hanno colpito parte delle pinete incluse nell’area protetta. Sono stati effettuati prelievi di campioni di suolo, misure di pH, di temperatura e di umidità del terreno mettendo a confronto una zona di pineta dove il fuoco è passato due volte (nel 2001 e nel 2009), una zona percorsa dal fuoco solo nel 2009 e una zona non percorsa da incendio, per lo meno negli ultimi 40 anni. Per caratterizzare la componente biotica del suolo è stato applicato l’indice di Qualità Biologica del Suolo - artropodi (QBS-ar). L’indice QBS-ar utilizza i microartropodi edafici come bioindicatori della matrice suolo. La presenza o assenza degli organismi più adattati alla vita edafica può fornire indicazioni sul livello di disturbo del suolo. A ogni gruppo o Forma Biologica è stato associato un valore numerico, detto Indice Ecomorfologico (EMI), che varia da un minimo di 1 a un massimo di 20 a seconda del grado di adattamento alla vita ipogea. Sono stati inoltre calcolati la densità dei microartropodi (individuo/m2), gli indici di diversità biologica (Shannon, Simpson, Evenness) e il rapporto Acari/Collemboli al fine di analizzare l’evoluzione delle comunità edafiche nel corso degli anni a seguito del passaggio di un incendio. L’indice QBS-ar è risultato un metodo valido per caratterizzare la diversità biologica edafica in aree percorse da incendio, in grado di evidenziare l’effetto dell’incendio sulle comunità edafiche e sul ripristino del loro equilibrio nel corso del tempo. L’indice può essere considerato uno strumento utile per il biomonitoraggio dei suoli percorsi dal fuoco in quanto capace di fornire informazioni sull’evoluzione delle comunità trofiche e sulla complessità biologica della matrice suolo.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.