Le moderne Tecnologie Biomediche hanno assunto negli ultimi decenni un ruolo centrale nella pratica clinica determinando la loro costante crescita e diffusione, anche in termini numerici, in ambito sia diagnostico che terapeutico. Questo processo ha riguardato tutte le classi di Dispositivi Medici (DM), tra cui anche apparecchiature elettromedicali ed apparecchiature da laboratorio, presenti e disponibili in gran numero nelle strutture sanitarie. Gli alti costi di gestione delle Tecnologie Biomediche spingono gli Ingegneri Clinici nonché esperti di HTA (Health Technology Assessment) non più solo a valutare le acquisizioni di nuovi DM, ma anche a chiedersi quali siano i dispositivi, presenti in una moderna struttura sanitaria, realmente efficaci/funzionali e quali siano invece eliminabili. In letteratura sono presenti alcuni tentativi di studio del problema legato al disinvestimento, finalizzati all’abbattimento e al contenimento dei costi. I tentativi di indagine e le problematiche emerse relative al disinvestimento sono tuttavia ancora a livello embrionale e su settori diversificati. A tal proposito si vuole proporre una metodica, standardizzabile, finalizzata all’individuazione dei DM “disinvestibili”, caratterizzata da tre fasi (analisi dei dati, intervista mediante Check-List del personale coinvolto ed analisi delle evidenze) i cui risultati conducono, con una logica a “piramide inversa”, alla definizione di uno strumento in grado di individuare DM obsoleti che possano essere oggetto di disinvestimento. La metodica, testata in un case-study presso il Policlinico Universitario A.Gemelli di Roma e l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze, ha consentito l'identificazione di procedure di identificazione dei DM disinvestibili, in funzione della loro insufficiente efficacia ed appropriatezza di utilizzo. Lo studio condotto rappresenta una delle prime esperienze di applicazioni di un metodo per il disinvestimento in Italia e può rappresentare un esempio da sviluppare ed estendere nelle strutture del nostro Servizio Sanitario.

Metodica per il disinvestimento dei dispositivi medici / I. Tagliente; M. Marchetti; L. Leogrande; C. Mondovecchio;E. IADANZA. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 0-0. (Intervento presentato al convegno XII Convegno Nazionale Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) tenutosi a L'AQUILA nel 19-21 APR 2012).

Metodica per il disinvestimento dei dispositivi medici

IADANZA, ERNESTO
2012

Abstract

Le moderne Tecnologie Biomediche hanno assunto negli ultimi decenni un ruolo centrale nella pratica clinica determinando la loro costante crescita e diffusione, anche in termini numerici, in ambito sia diagnostico che terapeutico. Questo processo ha riguardato tutte le classi di Dispositivi Medici (DM), tra cui anche apparecchiature elettromedicali ed apparecchiature da laboratorio, presenti e disponibili in gran numero nelle strutture sanitarie. Gli alti costi di gestione delle Tecnologie Biomediche spingono gli Ingegneri Clinici nonché esperti di HTA (Health Technology Assessment) non più solo a valutare le acquisizioni di nuovi DM, ma anche a chiedersi quali siano i dispositivi, presenti in una moderna struttura sanitaria, realmente efficaci/funzionali e quali siano invece eliminabili. In letteratura sono presenti alcuni tentativi di studio del problema legato al disinvestimento, finalizzati all’abbattimento e al contenimento dei costi. I tentativi di indagine e le problematiche emerse relative al disinvestimento sono tuttavia ancora a livello embrionale e su settori diversificati. A tal proposito si vuole proporre una metodica, standardizzabile, finalizzata all’individuazione dei DM “disinvestibili”, caratterizzata da tre fasi (analisi dei dati, intervista mediante Check-List del personale coinvolto ed analisi delle evidenze) i cui risultati conducono, con una logica a “piramide inversa”, alla definizione di uno strumento in grado di individuare DM obsoleti che possano essere oggetto di disinvestimento. La metodica, testata in un case-study presso il Policlinico Universitario A.Gemelli di Roma e l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze, ha consentito l'identificazione di procedure di identificazione dei DM disinvestibili, in funzione della loro insufficiente efficacia ed appropriatezza di utilizzo. Lo studio condotto rappresenta una delle prime esperienze di applicazioni di un metodo per il disinvestimento in Italia e può rappresentare un esempio da sviluppare ed estendere nelle strutture del nostro Servizio Sanitario.
2012
XII Convegno Nazionale Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC)
XII Convegno Nazionale Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC)
L'AQUILA
19-21 APR 2012
I. Tagliente; M. Marchetti; L. Leogrande; C. Mondovecchio;E. IADANZA
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