Prendendo spunto dall’esperienza fatta sul campo nella Provincia de L’Aquila, approfondita mediante successive valutazioni, nel presente contributo gli Autori affrontano la delicata questione dell’interpretazione dei danni prodotti da un terremoto, selezionando alcuni casi studio ritenuti più significativi fra quelli di cui hanno avuto conoscenza diretta. In particolare i casi studio proposti si riferiscono a edifici con differenti tipologie strutturali (c.a., c.a.p., muratura) e differenti livelli di danno (basso, medio, alto). Allo scopo di fornire una corretta lettura della risposta del costruito all’evento sismico in oggetto, vengono anzitutto esposte alcune considerazioni sulle registrazioni accelerometri-che del 06/04/2009, messe a confronto con l’azione sismica prevista dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. Min. delle Infrastrutture del 14/01/2008 e relativa C.M. Min. delle Infrastrutture n. 617 del 02/02/2009). Per ciascun caso studio quindi, dopo una descrizione dettagliata del danno rilevato, viene chiarito quando esso può essere ricondotto all’eccezionalità dell’azione sismica e quando invece debba, almeno in parte, essere attribuito a problemi di progettazio-ne/esecuzione/conservazione del fabbricato.
Interpretazione dei danni prodotti da terremoto: alcuni casi studio nel territorio di l'Aquila / A. Vignoli; E. Del Monte; B. Ortolani. - STAMPA. - (2012), pp. 135-144. (Intervento presentato al convegno IF CRASC '12. Il Convegno di Ingegneria Forense. tenutosi a Pisa nel 15-17 Novembre 2012).
Interpretazione dei danni prodotti da terremoto: alcuni casi studio nel territorio di l'Aquila
VIGNOLI, ANDREA;DEL MONTE, EMANUELE;ORTOLANI, BARBARA
2012
Abstract
Prendendo spunto dall’esperienza fatta sul campo nella Provincia de L’Aquila, approfondita mediante successive valutazioni, nel presente contributo gli Autori affrontano la delicata questione dell’interpretazione dei danni prodotti da un terremoto, selezionando alcuni casi studio ritenuti più significativi fra quelli di cui hanno avuto conoscenza diretta. In particolare i casi studio proposti si riferiscono a edifici con differenti tipologie strutturali (c.a., c.a.p., muratura) e differenti livelli di danno (basso, medio, alto). Allo scopo di fornire una corretta lettura della risposta del costruito all’evento sismico in oggetto, vengono anzitutto esposte alcune considerazioni sulle registrazioni accelerometri-che del 06/04/2009, messe a confronto con l’azione sismica prevista dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. Min. delle Infrastrutture del 14/01/2008 e relativa C.M. Min. delle Infrastrutture n. 617 del 02/02/2009). Per ciascun caso studio quindi, dopo una descrizione dettagliata del danno rilevato, viene chiarito quando esso può essere ricondotto all’eccezionalità dell’azione sismica e quando invece debba, almeno in parte, essere attribuito a problemi di progettazio-ne/esecuzione/conservazione del fabbricato.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.