L’idea di Zero Energy Building, ovvero di un edificio a impatto energetico nullo, finora confinata nella letteratura specialistica e implementata solo in casi sperimentali, ha acquisito una più vasta notorietà a seguito della pubblicazione della Direttiva EPBDrecast. Tale Direttiva ha infatti posto uno ZEB, declinato nell’accezione di nearly, come obiettivo prestazionale dei nuovi edifici, a partire dal 2020. Diviene così necessario e fortemente attuale sviluppare un approfondimento del concetto di “edificio a energia quasi zero”, tramite chiavi di lettura che ne riconducano il significato alla più ampia piattaforma tecnico-normativa comunitaria attualmente vigente. Il presente lavoro si articola a partire da una rivisitazione delle principali modalità interpretative di uno Zero Energy Building, e da esse deduce le definizioni di NZEB e nZEB in termini di bilanci energetici, conformemente alle Direttive europee e all’apparato normativo elaborato dal CEN. Vengono successivamente analizzati nel dettaglio due aspetti fondamentali di inquadramento metodologico, nella prospettiva di conferire attendibilità e coerenza alla valutazione prestazionale stessa. L’uno concernente il confine del sistema rispetto al quale effettuare i bilanci energetici, differenziando tra “confine fisico” e “confine energetico” ed esplicitando i flussi e i pesi dei vettori energetici che lo attraversano, sia in ingresso che in uscita. L’altro concernente i “servizi” connessi con gli usi energetici e le problematiche di una loro appropriata individuazione, anche in relazione alle possibili tipologie di valutazione e in un’ottica di standardizzazione delle procedure di calcolo.
Il concetto di Zero Energy Building in relazione alla Direttiva EPBD recast / L. Leoncini. - In: PROGETTANDO ING. - ISSN 2035-7125. - STAMPA. - 2/2012:(2012), pp. 12-23.
Il concetto di Zero Energy Building in relazione alla Direttiva EPBD recast
LEONCINI, LORENZO
2012
Abstract
L’idea di Zero Energy Building, ovvero di un edificio a impatto energetico nullo, finora confinata nella letteratura specialistica e implementata solo in casi sperimentali, ha acquisito una più vasta notorietà a seguito della pubblicazione della Direttiva EPBDrecast. Tale Direttiva ha infatti posto uno ZEB, declinato nell’accezione di nearly, come obiettivo prestazionale dei nuovi edifici, a partire dal 2020. Diviene così necessario e fortemente attuale sviluppare un approfondimento del concetto di “edificio a energia quasi zero”, tramite chiavi di lettura che ne riconducano il significato alla più ampia piattaforma tecnico-normativa comunitaria attualmente vigente. Il presente lavoro si articola a partire da una rivisitazione delle principali modalità interpretative di uno Zero Energy Building, e da esse deduce le definizioni di NZEB e nZEB in termini di bilanci energetici, conformemente alle Direttive europee e all’apparato normativo elaborato dal CEN. Vengono successivamente analizzati nel dettaglio due aspetti fondamentali di inquadramento metodologico, nella prospettiva di conferire attendibilità e coerenza alla valutazione prestazionale stessa. L’uno concernente il confine del sistema rispetto al quale effettuare i bilanci energetici, differenziando tra “confine fisico” e “confine energetico” ed esplicitando i flussi e i pesi dei vettori energetici che lo attraversano, sia in ingresso che in uscita. L’altro concernente i “servizi” connessi con gli usi energetici e le problematiche di una loro appropriata individuazione, anche in relazione alle possibili tipologie di valutazione e in un’ottica di standardizzazione delle procedure di calcolo.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.