Nella società comunale consigliare alla giustizia significava anche consigliare alla vendetta. Le relazioni sociali e politiche erano informate dai concetti guida di “amicizia” e “inimicizia”, e centrale era la logica della vendetta. L’educazione del cittadino comunale fu dunque anche l’educazione alla vendetta, non come atto impulsivo ma come scelta ponderata esito di un consilium. Tra le teorie del consigliare si annoverano una varietà di trattati morali e di strumenti pedagogici che elaborano modelli culturali di comportamento per pratiche, come la vendetta, ordinariamente diffuse nel corpo sociale. In queste fonti il termine “vindicta” / “vendetta” è polisemico, indicando sia l’atto di ritorsione sia l’esercizio della giustizia penale da parte delle autorità comunali. L’interpretazione che vuole la giustizia “pubblica” affermarsi teleologicamente sulla vendetta “privata” può dunque prestarsi ad essere discussa: appare semmai la logica della vendetta a dare forma alla giustizia penale.

Consigliare alla vendetta, consigliare alla giustizia. Pratiche e culture politiche nell’Italia comunale / A. Zorzi. - In: ARCHIVIO STORICO ITALIANO. - ISSN 0391-7770. - STAMPA. - (2012), pp. 263-284.

Consigliare alla vendetta, consigliare alla giustizia. Pratiche e culture politiche nell’Italia comunale

ZORZI, ANDREA
2012

Abstract

Nella società comunale consigliare alla giustizia significava anche consigliare alla vendetta. Le relazioni sociali e politiche erano informate dai concetti guida di “amicizia” e “inimicizia”, e centrale era la logica della vendetta. L’educazione del cittadino comunale fu dunque anche l’educazione alla vendetta, non come atto impulsivo ma come scelta ponderata esito di un consilium. Tra le teorie del consigliare si annoverano una varietà di trattati morali e di strumenti pedagogici che elaborano modelli culturali di comportamento per pratiche, come la vendetta, ordinariamente diffuse nel corpo sociale. In queste fonti il termine “vindicta” / “vendetta” è polisemico, indicando sia l’atto di ritorsione sia l’esercizio della giustizia penale da parte delle autorità comunali. L’interpretazione che vuole la giustizia “pubblica” affermarsi teleologicamente sulla vendetta “privata” può dunque prestarsi ad essere discussa: appare semmai la logica della vendetta a dare forma alla giustizia penale.
2012
263
284
A. Zorzi
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