Il coinvolgimento di Camillo Boito nelle vicende fiorentine (dalla nuova facciata del Duomo alla Biblioteca Nazionale Centrale) fu assai rilevante e prese avvio dalla prima residenza del Veneziano a Firenze, prima di trasferirsi a Milano, acquisendone sensibilità e attenzioni. Molte le vicende toscane che, nei decenni seguenti, videro poi coinvolto Boito, a partire dalle sue strette relazioni epistolari con alcuni importanti notabili toscani, come Giuseppe Poggi (con il quale Boito condivideva attenzioni conservative e del quale apprezzava l’opera urbanistica), con il pittore Telemaco Signorini (in una commistione tra Scapigliatura e Macchiaioli), con Ferdinando Martini e con Aristide Nardini Despotti Mospignotti. Camillo Boito’s involvement in the affairs of Florence (from the new facade of the Duomo to the National Library) was very significant and began with the Venetian architect’s first period in Florence, before moving to Milan, where he gained attention and sensitivity. Many of the events in Tuscany which in the following decades saw Boito’s involvement, from his narrow epistolary relationships with several important Tuscan notables as Giuseppe Poggi (with whom Boito shared a concern for conservation and an appreciation of urban planning), with the painter Signorini (in a synthesis of Scapigliatura and Macchiaioli), with Ferdinando Martini, and with Aristide Nardini Despotti Mospignotti.
Camillo Boito, Firenze e gli amici "fiorentini": Giuseppe Poggi, Cesare Guasti (e gli epistolari inediti con Telemaco Signorini, Ferdinando Martini, Aristide Nardini). Questioni culturali e artistiche, sensibilità "conservativa" alla luce dei nuovi metodi e delle nuove acquisizioni della "Storia dell’Architettura" / F.Canali. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ DI STUDI FIORENTINI. - ISSN 1129-8200. - STAMPA. - 20, 2011:(2012), pp. 40-88.
Camillo Boito, Firenze e gli amici "fiorentini": Giuseppe Poggi, Cesare Guasti (e gli epistolari inediti con Telemaco Signorini, Ferdinando Martini, Aristide Nardini). Questioni culturali e artistiche, sensibilità "conservativa" alla luce dei nuovi metodi e delle nuove acquisizioni della "Storia dell’Architettura"
CANALI, FERRUCCIO
2012
Abstract
Il coinvolgimento di Camillo Boito nelle vicende fiorentine (dalla nuova facciata del Duomo alla Biblioteca Nazionale Centrale) fu assai rilevante e prese avvio dalla prima residenza del Veneziano a Firenze, prima di trasferirsi a Milano, acquisendone sensibilità e attenzioni. Molte le vicende toscane che, nei decenni seguenti, videro poi coinvolto Boito, a partire dalle sue strette relazioni epistolari con alcuni importanti notabili toscani, come Giuseppe Poggi (con il quale Boito condivideva attenzioni conservative e del quale apprezzava l’opera urbanistica), con il pittore Telemaco Signorini (in una commistione tra Scapigliatura e Macchiaioli), con Ferdinando Martini e con Aristide Nardini Despotti Mospignotti. Camillo Boito’s involvement in the affairs of Florence (from the new facade of the Duomo to the National Library) was very significant and began with the Venetian architect’s first period in Florence, before moving to Milan, where he gained attention and sensitivity. Many of the events in Tuscany which in the following decades saw Boito’s involvement, from his narrow epistolary relationships with several important Tuscan notables as Giuseppe Poggi (with whom Boito shared a concern for conservation and an appreciation of urban planning), with the painter Signorini (in a synthesis of Scapigliatura and Macchiaioli), with Ferdinando Martini, and with Aristide Nardini Despotti Mospignotti.File | Dimensione | Formato | |
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