I filoni del Paleolitico inferiore siciliano sembrano tre, documentati solo da complessi di superficie, e ripetono nello schema generale quanto avviene sul continente: Cultura del ciottolo, Clactoniano e, indiziato da pochi singoli manufatti amigdalari, Acheuleano. Al momento attuale gli interrogativi legati alla loro diffusione sull’isola restano aperti, prima di tutto quelli relativi alla cronologia. Mancano evidenze relative al Paleolitico medio. La presenza umana sull’isola è di nuovo attestata nel Paleolitico superiore, dopo uno iato che giunge sino a circa 15.000 anni orsono (cal.), quando la Sicilia vede un intenso e articolato popolamento, in diretto contatto con le dinamiche culturali peninsulari. Le nuove acquisizioni di industrie litiche permettono di ridefinire il quadro di sintesi sinora noto con una proposta di scansione dell’Epigravettiano finale in tre macrofasi. La sintesi storica dell’Epigravettiano finale conferma per la Sicilia un carattere di regionalità all’interno del raggio di espansione dell’Epigravettiano nell’Europa mediterranea ed evidenzia comportamenti cosmopoliti. La fisionomia delle industrie litiche mesoliti che attesta la diffusione di facies industriali diversificate, una di tradizione epigravettiana, una che si ricollega al filone continentale ad armature cfr. Sauveterriano e una probabile facies a trapezi e infine una facies che si ricollega all’Epipaleolitico indifferenziato.
Il Paleolitico e il Mesolitico in Sicilia / LO VETRO D.;Martini F. - STAMPA. - (2012), pp. 19-48. (Intervento presentato al convegno Dai Ciclopi agli Ecisti società e territorio nella Sicilia preistorica e protostorica - XLI Riunione tenutosi a San Cipirrello (PA) nel 16-19 Novembre 2006).
Il Paleolitico e il Mesolitico in Sicilia
LO VETRO, DOMENICO;MARTINI, FABIO
2012
Abstract
I filoni del Paleolitico inferiore siciliano sembrano tre, documentati solo da complessi di superficie, e ripetono nello schema generale quanto avviene sul continente: Cultura del ciottolo, Clactoniano e, indiziato da pochi singoli manufatti amigdalari, Acheuleano. Al momento attuale gli interrogativi legati alla loro diffusione sull’isola restano aperti, prima di tutto quelli relativi alla cronologia. Mancano evidenze relative al Paleolitico medio. La presenza umana sull’isola è di nuovo attestata nel Paleolitico superiore, dopo uno iato che giunge sino a circa 15.000 anni orsono (cal.), quando la Sicilia vede un intenso e articolato popolamento, in diretto contatto con le dinamiche culturali peninsulari. Le nuove acquisizioni di industrie litiche permettono di ridefinire il quadro di sintesi sinora noto con una proposta di scansione dell’Epigravettiano finale in tre macrofasi. La sintesi storica dell’Epigravettiano finale conferma per la Sicilia un carattere di regionalità all’interno del raggio di espansione dell’Epigravettiano nell’Europa mediterranea ed evidenzia comportamenti cosmopoliti. La fisionomia delle industrie litiche mesoliti che attesta la diffusione di facies industriali diversificate, una di tradizione epigravettiana, una che si ricollega al filone continentale ad armature cfr. Sauveterriano e una probabile facies a trapezi e infine una facies che si ricollega all’Epipaleolitico indifferenziato.File | Dimensione | Formato | |
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