Le caratteristiche meccaniche dei materiali influenzano le prestazioni strutturali degli edifici. Per gli edifici esistenti, progettati in periodi in cui le prescrizioni normative non prevedevano il controllo di qualità attuale, tale aspetto risulta rilevante. In particolare la corretta stima delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo influenzano sensibilmente la risposta strutturale. Le recenti norme nazionali ed internazionali definiscono procedure differenti per la stima del valore di resistenza a compressione del calcestruzzo da assumere nell’analisi strutturale. Le norme definiscono come valore di resistenza a compressione il valore medio o il valore caratteristico. L’impiego del valore medio modificato con fattori correttivi, tende a trascurare la forte dispersione dei risultati della resistenza a compressione del calcestruzzo da cui scaturiscono elevati valori del coefficiente di variazione. Questo aspetto è invece trattato dalle FEMA in cui la definizione del valore medio della resistenza a compressione del calcestruzzo è legata ad un limite imposto al coefficiente di variazione. In merito al valore caratteristico, si può adottare quanto prescritto dalle EN 13791 e EN 1990. Nel presente lavoro, considerando un numero significativo di edifici esistenti in c.a., su cui sono state condotte prove distruttive in-situ (carotaggi), si intende applicare le procedure previste dalle normative e da formulazioni di letteratura per valutare gli effetti della dispersione delle resistenze a compressione.

CARATTERISTICHE MECCANICHE DEL CALCESTRUZZO IN-SITU / M.T. Cristofaro; M. De Stefano; R. Pucinotti; M. Tanganelli. - (2013), pp. 0-0. (Intervento presentato al convegno 15° Congresso AIPnD, Conferenza Nazionale sulle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica tenutosi a Trieste nel 23-26 ottobre 2013).

CARATTERISTICHE MECCANICHE DEL CALCESTRUZZO IN-SITU

CRISTOFARO, MARIA TERESA;DE STEFANO, MARIO;TANGANELLI, MARCO
2013

Abstract

Le caratteristiche meccaniche dei materiali influenzano le prestazioni strutturali degli edifici. Per gli edifici esistenti, progettati in periodi in cui le prescrizioni normative non prevedevano il controllo di qualità attuale, tale aspetto risulta rilevante. In particolare la corretta stima delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo influenzano sensibilmente la risposta strutturale. Le recenti norme nazionali ed internazionali definiscono procedure differenti per la stima del valore di resistenza a compressione del calcestruzzo da assumere nell’analisi strutturale. Le norme definiscono come valore di resistenza a compressione il valore medio o il valore caratteristico. L’impiego del valore medio modificato con fattori correttivi, tende a trascurare la forte dispersione dei risultati della resistenza a compressione del calcestruzzo da cui scaturiscono elevati valori del coefficiente di variazione. Questo aspetto è invece trattato dalle FEMA in cui la definizione del valore medio della resistenza a compressione del calcestruzzo è legata ad un limite imposto al coefficiente di variazione. In merito al valore caratteristico, si può adottare quanto prescritto dalle EN 13791 e EN 1990. Nel presente lavoro, considerando un numero significativo di edifici esistenti in c.a., su cui sono state condotte prove distruttive in-situ (carotaggi), si intende applicare le procedure previste dalle normative e da formulazioni di letteratura per valutare gli effetti della dispersione delle resistenze a compressione.
2013
15° Congresso AIPnD
15° Congresso AIPnD, Conferenza Nazionale sulle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica
Trieste
23-26 ottobre 2013
M.T. Cristofaro; M. De Stefano; R. Pucinotti; M. Tanganelli
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