Uno degli snodi fondamentali per l’affermazione di uno sviluppo locale autocentrato e sostenibile, che sia polo di riappropriazione della cultura dei luoghi rispetto ai processi globalizzanti, è la relazione da rendere virtuosa tra saperi globali e saperi locali. L'’ecomuseo ne è uno strumento fondamentale, emblematico di quanto una regione possa offrire in tale direzione. Tanto più quando con esso si concretizza la presenza di strutture diffuse sul territorio predisposte all’affermazione di un’identità non statica ed escludente, ma dinamica, processuale ed inclusiva. Strutture in cui riunire, analizzare, decodificare, far emergere quei giacimenti di risorse culturali, materiali e immateriali di cui ogni territorio, nella sua profondità storica e conformazione geografica ed antropica, in modo più o meno consapevole è depositario. La finalità è quella di rivitalizzarli e valorizzarli, riportandoli ad un uso proficuo e virtuoso da parte delle comunità insediate. Il testo qui presentato, dopo aver brevemente messo in luce le origini, l’evoluzione e le diverse sfaccettature che il concetto di ecomuseo assume, si cala in una realtà complessa e conflittuale, dove il tema della cultura locale e della sua riproduzione assumono un valore di drammatica sopravvivenza, verificandone le valenze operative e innovative intimamente ed inscindibilmente connesse alle modalità di gestione del territorio e al rapporto che con esso intrattengono gli abitanti.

Territorio, sviluppo locale e conflitto. L’esperienza dell’ecomuseo del paesaggio in Palestina / Raffaele Paloscia; Claudia Cancellotti. - In: ARCHIVIO PER L'ANTROPOLOGIA E LA ETNOLOGIA. - ISSN 0373-3009. - STAMPA. - (2013), pp. 119-136.

Territorio, sviluppo locale e conflitto. L’esperienza dell’ecomuseo del paesaggio in Palestina

PALOSCIA, RAFFAELE;
2013

Abstract

Uno degli snodi fondamentali per l’affermazione di uno sviluppo locale autocentrato e sostenibile, che sia polo di riappropriazione della cultura dei luoghi rispetto ai processi globalizzanti, è la relazione da rendere virtuosa tra saperi globali e saperi locali. L'’ecomuseo ne è uno strumento fondamentale, emblematico di quanto una regione possa offrire in tale direzione. Tanto più quando con esso si concretizza la presenza di strutture diffuse sul territorio predisposte all’affermazione di un’identità non statica ed escludente, ma dinamica, processuale ed inclusiva. Strutture in cui riunire, analizzare, decodificare, far emergere quei giacimenti di risorse culturali, materiali e immateriali di cui ogni territorio, nella sua profondità storica e conformazione geografica ed antropica, in modo più o meno consapevole è depositario. La finalità è quella di rivitalizzarli e valorizzarli, riportandoli ad un uso proficuo e virtuoso da parte delle comunità insediate. Il testo qui presentato, dopo aver brevemente messo in luce le origini, l’evoluzione e le diverse sfaccettature che il concetto di ecomuseo assume, si cala in una realtà complessa e conflittuale, dove il tema della cultura locale e della sua riproduzione assumono un valore di drammatica sopravvivenza, verificandone le valenze operative e innovative intimamente ed inscindibilmente connesse alle modalità di gestione del territorio e al rapporto che con esso intrattengono gli abitanti.
2013
119
136
Raffaele Paloscia; Claudia Cancellotti
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