Il lavoro presenta i risultati di un’investigazione numerica agli elementi finiti su pareti piane in muratura soggette ad azioni sismiche agenti nel proprio piano. Sono considerate tre pareti con snellezze diverse delle fasce di piano: a) parete con fasce snelle (h/lt = 0.50); b) parete con fasce intermedie (h/lt = 1.00) e c) parete con fasce tozze (h/lt = 1.33), essendo h l’altezza delle fasce ed lt la loro lunghezza. Le pareti sono dotate soltanto di architravi ben ammorsate nella muratura e, in un’ipotesi di rafforzamento, anche di cordoli in c.a. disposti a livello degli orizzontamenti. Attraverso analisi di spinta si è determinata la parte ascendente della curva di risposta di capacità delle pareti. Per gli elementi murari (maschi e fasce) più sollecitati si sono considerate le azioni di taglio, momento flettente e sforzo normale nelle sezioni di estremità. Tali sollecitazioni sono poste a confronto con i domini resistenti proposti nelle recenti norme tecniche italiane per le costruzioni (D.M. 14/01/2008). I confronti indicano che le formule proposte per la verifica dei maschi murari sono adeguate, viceversa, le relazioni utilizzate per la verifica delle fasce sembrano eccessivamente cautelative, nei casi come quelli qui esaminati, in cui sono presenti cordoli e architravi di rinforzo. Tale conclusione è più evidente per le fasce snelle.
Analisi sismica non lineare di pareti in muratura e confronti con la normativa / Betti M.; Galano L.; Vignoli A.. - STAMPA. - 1:(2012), pp. 514-525. (Intervento presentato al convegno Workshop on Design for Rehabilitation of Masonry Structures, WONDERmasonry3 tenutosi a Ischia - Lacco Ameno nel 8-10 Ottobre 2009).
Analisi sismica non lineare di pareti in muratura e confronti con la normativa
BETTI, MICHELE;GALANO, LUCIANO;VIGNOLI, ANDREA
2012
Abstract
Il lavoro presenta i risultati di un’investigazione numerica agli elementi finiti su pareti piane in muratura soggette ad azioni sismiche agenti nel proprio piano. Sono considerate tre pareti con snellezze diverse delle fasce di piano: a) parete con fasce snelle (h/lt = 0.50); b) parete con fasce intermedie (h/lt = 1.00) e c) parete con fasce tozze (h/lt = 1.33), essendo h l’altezza delle fasce ed lt la loro lunghezza. Le pareti sono dotate soltanto di architravi ben ammorsate nella muratura e, in un’ipotesi di rafforzamento, anche di cordoli in c.a. disposti a livello degli orizzontamenti. Attraverso analisi di spinta si è determinata la parte ascendente della curva di risposta di capacità delle pareti. Per gli elementi murari (maschi e fasce) più sollecitati si sono considerate le azioni di taglio, momento flettente e sforzo normale nelle sezioni di estremità. Tali sollecitazioni sono poste a confronto con i domini resistenti proposti nelle recenti norme tecniche italiane per le costruzioni (D.M. 14/01/2008). I confronti indicano che le formule proposte per la verifica dei maschi murari sono adeguate, viceversa, le relazioni utilizzate per la verifica delle fasce sembrano eccessivamente cautelative, nei casi come quelli qui esaminati, in cui sono presenti cordoli e architravi di rinforzo. Tale conclusione è più evidente per le fasce snelle.File | Dimensione | Formato | |
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