Il quadro fuori dal quadro: Le drame du cadre nelle Avanguardie di inizio Novecento

Dal Rinascimento in poi la composizione si caratterizza come un sistema di forme unificato dalla linea (prospettiva lineare), dal colore o dalla luce (prospettiva aerea) in una cornice spazio-temporale determinata; con le Avanguardie, e quindi a partire dagli anni Dieci, tale sistema rappresentativo si trasforma in un'immagine composita di più frammenti, riferibili a contesti spazio-temporali molteplici. In tale ottica anche il ruolo della cornice subisce una metamorfosi, abbandonando la funzione da sempre ricoperta di “proscenico” dell'opera: essa non deve più inquadrare la sezione cubica dello spazio dipinto, non deve più avvalorarne la concezione scenografica. Il contributo analizza quindi tale trasformazione dal Cubismo al Futurismo, per giungere poi, con la scoperta delle capacità suasorie di un'opera a scopo propagandistico, sia sul piano politico che commerciale, a un percorso di progressiva osmosi tra oggetto e soggetto, il cui culmine ultimo sarà raggiunto proprio nel fotomontaggio.