Il saggio parte da una considerazione generale sul modo con cui la tradizione filosofica occidentale ha indagato la genesi dell’estetico. Da un lato abbiamo un’indagine concettualmente immanente alla storia della filosofia occidentale in cui l’atteggiamento estetico è «invenzione» della modernità; dall’altro, una prospettiva pre-storica che va alla ricerca della genesi evolutiva delle nostre pratiche artistiche con gli strumenti sperimentali ed empirici di scienze come la paleoantropologia, la neurofisiologia o la psicologia evoluzionistica. Questo dualismo metodologico è in realtà solo apparente dal momento che la nascita dell’Homo aestheticus è stata tradizionalmente descritta utilizzando le categorie dell’estetica filosofica del XIX secolo. Ciò ha causato un corto circuito interpretativo impedendo di fatto una reale analisi filogenetica degli atteggiamenti estetici. Il saggio si concentra quindi su quanto, implicito nel nostro modo di approcciare i fatti estetici, ci conduce nel cul de sac in cui si trovano le ricerche contemporanee sulla genesi evolutiva dei fatti estetici. L’obbiettivo è quello di approssimarsi gradualmente alle condizioni teoriche minime di un programma di “naturalizzazione dell’estetica” in quanto teoria generale sulle radici biologiche della relazione cognitiva a funzione estetica.

La nascita dell’animale estetico. Indagine preliminare a una filogenesi della relazione estetica / Lorenzo Bartalesi. - In: AESTHETICA. PRE-PRINT. - ISSN 0393-8522. - STAMPA. - (2009), pp. 41-64.

La nascita dell’animale estetico. Indagine preliminare a una filogenesi della relazione estetica.

BARTALESI, LORENZO
2009

Abstract

Il saggio parte da una considerazione generale sul modo con cui la tradizione filosofica occidentale ha indagato la genesi dell’estetico. Da un lato abbiamo un’indagine concettualmente immanente alla storia della filosofia occidentale in cui l’atteggiamento estetico è «invenzione» della modernità; dall’altro, una prospettiva pre-storica che va alla ricerca della genesi evolutiva delle nostre pratiche artistiche con gli strumenti sperimentali ed empirici di scienze come la paleoantropologia, la neurofisiologia o la psicologia evoluzionistica. Questo dualismo metodologico è in realtà solo apparente dal momento che la nascita dell’Homo aestheticus è stata tradizionalmente descritta utilizzando le categorie dell’estetica filosofica del XIX secolo. Ciò ha causato un corto circuito interpretativo impedendo di fatto una reale analisi filogenetica degli atteggiamenti estetici. Il saggio si concentra quindi su quanto, implicito nel nostro modo di approcciare i fatti estetici, ci conduce nel cul de sac in cui si trovano le ricerche contemporanee sulla genesi evolutiva dei fatti estetici. L’obbiettivo è quello di approssimarsi gradualmente alle condizioni teoriche minime di un programma di “naturalizzazione dell’estetica” in quanto teoria generale sulle radici biologiche della relazione cognitiva a funzione estetica.
2009
41
64
Lorenzo Bartalesi
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