Il museo ha sempre riconosciuto alla comunicazione un ruolo rilevante: proprio per questo essa è stata oggetto nel tempo di significativi cambiamenti che hanno interessato i suoi contenuti e le modalità utilizzate per la sua diffusione. Il museo si è appropriato con gradualità di diversi strumenti offerti dalla Computer-Mediated Communication (CMC) che hanno reso più efficaci trasmissione, partecipazione e condivisione delle informazioni per un coinvolgimento dei suoi interlocutori. In concreto, si osserva che la comunicazione museale tradizionale è quella “unidirezionale” che si è sviluppata anche grazie all’impiego di strumenti online (sito web, newsletter). Questa si è già trasformata in alcuni musei in comunicazione “dialogica” a seguito dell’utilizzo delle numerose opportunità offerte da Internet. Alla luce di quanto esposto, con riguardo alle quattro Soprintendenze Speciali per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per i Poli museali la domanda di ricerca del presente contributo, di natura prettamente esplorativa, è se, in quale misura ed eventualmente con quali strumenti le suddette unità attuino una comunicazione interattiva con gli stakeholders, anche ricorrendo alla CMC, secondo un modello di rilevazione e rendicontazione dialogico. L'indagine condotta ha mostrato che, mentre è attribuita una scarsa rilevanza alla comunicazione interna, è in atto un percorso di sempre maggiore contatto con alcuni interlocutori esterni grazie ad una crescente apertura verso meccanismi di interazione tramite la CMC.
Il dialogo fra musei e stakeholders tramite Internet: il caso delle Soprintendenze Speciali per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per i Poli museali / B. Sibilio; G. Manetti. - In: IL CAPITALE CULTURALE. - ISSN 2039-2362. - ELETTRONICO. - 9-2014:(2014), pp. 119-150.
Il dialogo fra musei e stakeholders tramite Internet: il caso delle Soprintendenze Speciali per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per i Poli museali
SIBILIO, BARBARA;MANETTI, GIACOMO
2014
Abstract
Il museo ha sempre riconosciuto alla comunicazione un ruolo rilevante: proprio per questo essa è stata oggetto nel tempo di significativi cambiamenti che hanno interessato i suoi contenuti e le modalità utilizzate per la sua diffusione. Il museo si è appropriato con gradualità di diversi strumenti offerti dalla Computer-Mediated Communication (CMC) che hanno reso più efficaci trasmissione, partecipazione e condivisione delle informazioni per un coinvolgimento dei suoi interlocutori. In concreto, si osserva che la comunicazione museale tradizionale è quella “unidirezionale” che si è sviluppata anche grazie all’impiego di strumenti online (sito web, newsletter). Questa si è già trasformata in alcuni musei in comunicazione “dialogica” a seguito dell’utilizzo delle numerose opportunità offerte da Internet. Alla luce di quanto esposto, con riguardo alle quattro Soprintendenze Speciali per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per i Poli museali la domanda di ricerca del presente contributo, di natura prettamente esplorativa, è se, in quale misura ed eventualmente con quali strumenti le suddette unità attuino una comunicazione interattiva con gli stakeholders, anche ricorrendo alla CMC, secondo un modello di rilevazione e rendicontazione dialogico. L'indagine condotta ha mostrato che, mentre è attribuita una scarsa rilevanza alla comunicazione interna, è in atto un percorso di sempre maggiore contatto con alcuni interlocutori esterni grazie ad una crescente apertura verso meccanismi di interazione tramite la CMC.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
CAP CULT NUMERO 9 - 19 APRILE 2014.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione finale referata (Postprint, Accepted manuscript)
Licenza:
Open Access
Dimensione
4.7 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.7 MB | Adobe PDF |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.