Il testo riporta gli esiti di una ricerca dell'autore dedicata al rapporto fra etica della convivenza e nuove aggregazioni urbane. La città sta perdendo la propria identità e con essa se ne vanno le ragioni della sua configurazione e soprattutto le motivazioni per la sua sopravvivenza, ovvero la visione dei suoi obbiettivi futuri. Fra i vari problemi urbani c'è quello della diversità dei vari insediamenti metropolitani, alcuni dei quali sono "spontanei" e creano dei problemi di convivenza. Una comunità molto articolata ha bisogno degli spazi urbani per aggregarsi, riconoscersi, svilupparsi. Alla base di ogni convivenza vi sono regole chiare e soprattutto condivise. Prima di tutto però serve una riqualificazione e spesso una nuova progettazione degli spazi di relazione, offrendo luoghi di socialità e di scambio, come espressione fisica di un diritto irrinunciabile di comunità. A partire quindi dall’incontro e dallo scambio delle diverse sensibilità, culture, religioni, ecc., si potrà poi costruire una solida base di riferimento per la progettazione degli spazi, sia nuovi che ristrutturati, che siano coerenti alle aspettative della nuova cittadinanza e favoriscano anche fisicamente gli aspetti di integrazione, di interculturalità, di partecipazione attiva e democratica al bene collettivo e comune.

Civilitè et urbanisation / Alberto Di Cintio. - In: LE CARRÉ BLEU. - ISSN 0008-6878. - STAMPA. - 1:(2014), pp. 13-18.

Civilitè et urbanisation

DI CINTIO, ALBERTO
2014

Abstract

Il testo riporta gli esiti di una ricerca dell'autore dedicata al rapporto fra etica della convivenza e nuove aggregazioni urbane. La città sta perdendo la propria identità e con essa se ne vanno le ragioni della sua configurazione e soprattutto le motivazioni per la sua sopravvivenza, ovvero la visione dei suoi obbiettivi futuri. Fra i vari problemi urbani c'è quello della diversità dei vari insediamenti metropolitani, alcuni dei quali sono "spontanei" e creano dei problemi di convivenza. Una comunità molto articolata ha bisogno degli spazi urbani per aggregarsi, riconoscersi, svilupparsi. Alla base di ogni convivenza vi sono regole chiare e soprattutto condivise. Prima di tutto però serve una riqualificazione e spesso una nuova progettazione degli spazi di relazione, offrendo luoghi di socialità e di scambio, come espressione fisica di un diritto irrinunciabile di comunità. A partire quindi dall’incontro e dallo scambio delle diverse sensibilità, culture, religioni, ecc., si potrà poi costruire una solida base di riferimento per la progettazione degli spazi, sia nuovi che ristrutturati, che siano coerenti alle aspettative della nuova cittadinanza e favoriscano anche fisicamente gli aspetti di integrazione, di interculturalità, di partecipazione attiva e democratica al bene collettivo e comune.
2014
1
13
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Alberto Di Cintio
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