Una delle aree critiche della psicologia ospedaliere è quella pediatrica. In questo ambito l'89% delle prescrizioni per pazienti ospedalizzati risulta essere off-label, ossia in dosaggi e prescrizioni non standard (Pandolfini e Impicciatore, 2001). La problematicità dell'utilizzo off-label dei farmaci è documentata in letteratira, essendo connessa con una accresciuta frequenza di errori e di esiti indesiderati da un lato e con una accresciuta incidenza di depressione e burn-out nei sanitari dall'altro (Fahrenkpf et al., 2008). Il presente studio presenta i risultati preliminari di una indagine fenomenologico-ermeneutica che esplora la consapevolezza circa le prassi e i vissuti connessi con questo impiego attraverso l'intervista in profondità di 10 pediatri ospedalieri e del territorio dell'area fiorentina. La tematica affrontata ha avuto un forte impatto emotivo negli operatori, che si è canalizzata in due principali dimensioni. La prima, concernente il gruppo professionale, riguarda la rabbia verso i colleghi che adottano prassi diverse dalla propria, e verso le case farmaceutiche. La seconda, riferita alle prassi adottate nella relazioni terapeutica, riguarda il consenso informato e le sue implicazioni in termini di responsabilità personale, professionale e legale. I risultati indicano l'opportunità di ulteriori approfondimenti visto l'impatto delle prassi considerate rispetto all dinamica del triangolo pediatrico, con particolare attenzione al caso dei pazienti adolescenti.

Aspetti psicologici nell'impiego off-label dei farmaci in pediatria / Cannistraci M.; Lauro Grotto R.. - STAMPA. - (2010), pp. 207-207. (Intervento presentato al convegno XII Congresso nazionale della sezione di psicologia clinica e dinamica tenutosi a Torino nel 24-26 Settembre 2010).

Aspetti psicologici nell'impiego off-label dei farmaci in pediatria.

LAURO GROTTO, ROSAPIA
2010

Abstract

Una delle aree critiche della psicologia ospedaliere è quella pediatrica. In questo ambito l'89% delle prescrizioni per pazienti ospedalizzati risulta essere off-label, ossia in dosaggi e prescrizioni non standard (Pandolfini e Impicciatore, 2001). La problematicità dell'utilizzo off-label dei farmaci è documentata in letteratira, essendo connessa con una accresciuta frequenza di errori e di esiti indesiderati da un lato e con una accresciuta incidenza di depressione e burn-out nei sanitari dall'altro (Fahrenkpf et al., 2008). Il presente studio presenta i risultati preliminari di una indagine fenomenologico-ermeneutica che esplora la consapevolezza circa le prassi e i vissuti connessi con questo impiego attraverso l'intervista in profondità di 10 pediatri ospedalieri e del territorio dell'area fiorentina. La tematica affrontata ha avuto un forte impatto emotivo negli operatori, che si è canalizzata in due principali dimensioni. La prima, concernente il gruppo professionale, riguarda la rabbia verso i colleghi che adottano prassi diverse dalla propria, e verso le case farmaceutiche. La seconda, riferita alle prassi adottate nella relazioni terapeutica, riguarda il consenso informato e le sue implicazioni in termini di responsabilità personale, professionale e legale. I risultati indicano l'opportunità di ulteriori approfondimenti visto l'impatto delle prassi considerate rispetto all dinamica del triangolo pediatrico, con particolare attenzione al caso dei pazienti adolescenti.
2010
XII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia clinica e dinamica: Abstract.
XII Congresso nazionale della sezione di psicologia clinica e dinamica
Torino
Cannistraci M.; Lauro Grotto R.
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