L’ansia dentale, intesa come risposta allo stress che deriva dall’ambiente della terapia odontoiatrica (Corah, 1978), ha una incidenza stimata intorno al 15-20% in adulti e bambini (Taani et al., 2005). Riduce la compliance (Smith e Heaton, 2003), compromette la salute orale (McGrath, Bedi, 2003) ed è associata a disordini emotivi o psicosomatici (De Jongh et al., 2006). In un campione di comodo di 60 pazienti di età compresa tra 34 e 60 anni, equidistribuito per genere, in cura presso uno studio odontoiatrico di Prato, dopo aver stimato l’incidenza di odontofobia (secondo la Dental Anxiety Scale di Corah, 1969) e alessitimia (secondo la Toronto Alexithymia Scale di Bagby et al., 1994), abbiamo valutato l’esistenza di una dipendenza significativa tra tratti alessitimici e ansia dentale. Abbiamo quindi esplorato le eventuali associazioni tra alessitimia, ansia dentale e responsività empatica (valutata attraverso l’Interpersonal Reactivity Index di Davis, 1983; 1994). Tra le osservabili misurate (include le sottoscale dei reattivi impiegati) abbiamo valutato quali siano i migliori predittori dell’ansia dentale con una analisi di regressione. L’alessitimia ha una incidenza del 16,7% nel gruppo dei 36 pazienti con bassa ansia dentale e del 33,3% in quello con alta ansia dentale. L’associazione tra le due variabili presenta un trend alla significatività (χ²=2.24; p<0.1). I fattori Disagio Personale (β=0.244, p<0.05) e Perspective Taking (β=-0,201, p < 0.05), sottodimensioni dell’Interpersonal Reactivity Index, sono risultati predittori significativi del livello di ansia dentale, spiegando circa l’11% della varianza (R² = 0.11, p < 0.05) della variabile dipendente. Si può ipotizzare che una scarsa inclinazione ad adottare il punto di vista dell’altro e la sperimentazione di un disagio all’interno della relazione con l’odontoiatra possano contribuire a stabilizzare l’ansia dentale.

Ansia dentale: aspetti emotivi ed interpersonali / Lauro Grotto R.; Giugni A.; Barabuffi A.; Rombolà Corsini G.. - STAMPA. - (2013), pp. 219-220. (Intervento presentato al convegno AIP - XV Congresso della Sezione di Psicologia Clinica e dinamica tenutosi a Napoli nel 27-29 Settembre 2013).

Ansia dentale: aspetti emotivi ed interpersonali.

LAURO GROTTO, ROSAPIA;
2013

Abstract

L’ansia dentale, intesa come risposta allo stress che deriva dall’ambiente della terapia odontoiatrica (Corah, 1978), ha una incidenza stimata intorno al 15-20% in adulti e bambini (Taani et al., 2005). Riduce la compliance (Smith e Heaton, 2003), compromette la salute orale (McGrath, Bedi, 2003) ed è associata a disordini emotivi o psicosomatici (De Jongh et al., 2006). In un campione di comodo di 60 pazienti di età compresa tra 34 e 60 anni, equidistribuito per genere, in cura presso uno studio odontoiatrico di Prato, dopo aver stimato l’incidenza di odontofobia (secondo la Dental Anxiety Scale di Corah, 1969) e alessitimia (secondo la Toronto Alexithymia Scale di Bagby et al., 1994), abbiamo valutato l’esistenza di una dipendenza significativa tra tratti alessitimici e ansia dentale. Abbiamo quindi esplorato le eventuali associazioni tra alessitimia, ansia dentale e responsività empatica (valutata attraverso l’Interpersonal Reactivity Index di Davis, 1983; 1994). Tra le osservabili misurate (include le sottoscale dei reattivi impiegati) abbiamo valutato quali siano i migliori predittori dell’ansia dentale con una analisi di regressione. L’alessitimia ha una incidenza del 16,7% nel gruppo dei 36 pazienti con bassa ansia dentale e del 33,3% in quello con alta ansia dentale. L’associazione tra le due variabili presenta un trend alla significatività (χ²=2.24; p<0.1). I fattori Disagio Personale (β=0.244, p<0.05) e Perspective Taking (β=-0,201, p < 0.05), sottodimensioni dell’Interpersonal Reactivity Index, sono risultati predittori significativi del livello di ansia dentale, spiegando circa l’11% della varianza (R² = 0.11, p < 0.05) della variabile dipendente. Si può ipotizzare che una scarsa inclinazione ad adottare il punto di vista dell’altro e la sperimentazione di un disagio all’interno della relazione con l’odontoiatra possano contribuire a stabilizzare l’ansia dentale.
2013
AIP - XV Congresso della Sezione di Psicologia Clinica e dinamica
AIP - XV Congresso della Sezione di Psicologia Clinica e dinamica
Napoli
Lauro Grotto R.; Giugni A.; Barabuffi A.; Rombolà Corsini G.
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