Lettura dell'esperienza di architetto, urbanista e assessore al Comune di Firenze di Edoardo Detti, in occasione della prima grande mostra retrospettiva svoltasi presso il complesso di Orsanmichele. La mostra ha messo a fuoco come architettura e disegno urbano, previsione urbanistica e piano possano essere considerati nell'opera di Edoardo Detti come aspetti non separabili. In tempi di eccessiva frammentazione delle competenze e di settori disciplinari che spesso non comunicano fra loro (come ha ben sottolineato Vittorio Gregotti sia durante la presentazione della mostra stessa, sia nel saggio in catalogo) tornare a studiare con attenzione il lavoro di Detti, il suo ruolo politico nella vicenda relativa alla salvaguardia del paesaggio collinare di Firenze, le sue esperienze d'architettura con Scarpa, assume un valore -oggigiorno- quasi rivoluzionario. Un tema quello dell'unità disciplinare che connota anche la mia personale ricerca. A short essay dedicated to the work of Edoardo Detti, architect, urbanist and politician (he was Town Planning Councilor in Florence's City Council from 1961 to 1964) on the occasion of his first retrospective show held in Orsanmichele's third floor exhibition space. The show underlined how architecture, urban design and city planning were considered by Detti's as an indivisible subject matter. Nowadays we are experiencing an extreme process of fragmentation in architecture fields of studies as Vittorio Gregotti noticed both during the exhibition vernissage and in the essay published in the catalogue. According to Gregotti, looking back to Detti's holistic approach to architecture practice, studying his effort to preserve the landscape around Florence or his architectural designs, often done in partnership with Carlo Scarpa, nowadays is a revolutionary act. Architecture design, urban planning, landscape preservation, different facets of the same topic. Targeting 'unity' in architecture as a resolution of the endless multiplicity in our everchanging reality, a process which immodestly has become the object (or the obsession) of my personal research.

Firenze-Orsanmichele Edoardo Detti Architetto e Urbanista, 1913-1984 / Volpe, Andrea Innocenzo. - In: FIRENZE ARCHITETTURA. - ISSN 1826-0772. - STAMPA. - 2:(2013), pp. 138-141.

Firenze-Orsanmichele Edoardo Detti Architetto e Urbanista, 1913-1984

VOLPE, ANDREA INNOCENZO
2013

Abstract

Lettura dell'esperienza di architetto, urbanista e assessore al Comune di Firenze di Edoardo Detti, in occasione della prima grande mostra retrospettiva svoltasi presso il complesso di Orsanmichele. La mostra ha messo a fuoco come architettura e disegno urbano, previsione urbanistica e piano possano essere considerati nell'opera di Edoardo Detti come aspetti non separabili. In tempi di eccessiva frammentazione delle competenze e di settori disciplinari che spesso non comunicano fra loro (come ha ben sottolineato Vittorio Gregotti sia durante la presentazione della mostra stessa, sia nel saggio in catalogo) tornare a studiare con attenzione il lavoro di Detti, il suo ruolo politico nella vicenda relativa alla salvaguardia del paesaggio collinare di Firenze, le sue esperienze d'architettura con Scarpa, assume un valore -oggigiorno- quasi rivoluzionario. Un tema quello dell'unità disciplinare che connota anche la mia personale ricerca. A short essay dedicated to the work of Edoardo Detti, architect, urbanist and politician (he was Town Planning Councilor in Florence's City Council from 1961 to 1964) on the occasion of his first retrospective show held in Orsanmichele's third floor exhibition space. The show underlined how architecture, urban design and city planning were considered by Detti's as an indivisible subject matter. Nowadays we are experiencing an extreme process of fragmentation in architecture fields of studies as Vittorio Gregotti noticed both during the exhibition vernissage and in the essay published in the catalogue. According to Gregotti, looking back to Detti's holistic approach to architecture practice, studying his effort to preserve the landscape around Florence or his architectural designs, often done in partnership with Carlo Scarpa, nowadays is a revolutionary act. Architecture design, urban planning, landscape preservation, different facets of the same topic. Targeting 'unity' in architecture as a resolution of the endless multiplicity in our everchanging reality, a process which immodestly has become the object (or the obsession) of my personal research.
2013
2
138
141
Volpe, Andrea Innocenzo
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