L’impiego di nanoparticelle alcaline per la conservazione di materiale cellulosico è l’oggetto del presente contributo: in particolar modo, prenderemo in considerazione il caso di manoscritti contenenti inchiostri metallo-gallici, i quali sono soggetti a fenomeni di corrosione legati all’azione contemporanea di idrolisi acida e ossidazione catalizzata da ioni metallici. L’applicazione di dispersioni alcoliche di nanoparticelle di idrossidi di metalli alcalino-terrosi è in grado di inibire tali fenomeni di degrado in maniera rapida ed efficace, grazie alla stabilizzazione del pH intorno alla neutralità.
Nanotecnologie per la conservazione dei beni culturali : nanoparticelle inorganiche / Rodorico Giorgi; Giovanna Poggi; Nicola Toccafondi; Piero Baglioni. - ELETTRONICO. - (2011), pp. 56-62. (Intervento presentato al convegno Diagnosis for the Conservation and Valorization of Cultural Heritage tenutosi a Napoli nel 15/16 December 2011).
Nanotecnologie per la conservazione dei beni culturali : nanoparticelle inorganiche
GIORGI, RODORICO;POGGI, GIOVANNA;TOCCAFONDI, NICOLA;BAGLIONI, PIERO
2011
Abstract
L’impiego di nanoparticelle alcaline per la conservazione di materiale cellulosico è l’oggetto del presente contributo: in particolar modo, prenderemo in considerazione il caso di manoscritti contenenti inchiostri metallo-gallici, i quali sono soggetti a fenomeni di corrosione legati all’azione contemporanea di idrolisi acida e ossidazione catalizzata da ioni metallici. L’applicazione di dispersioni alcoliche di nanoparticelle di idrossidi di metalli alcalino-terrosi è in grado di inibire tali fenomeni di degrado in maniera rapida ed efficace, grazie alla stabilizzazione del pH intorno alla neutralità.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.