La sparizione del design. Parte III: More is Less

L’informatizzazione è sempre più pervasiva ed ubiqua, organica. Il “nuovo” ecosistema umano è sempre più composto da oggetti “intelligenti”. A partire dagli anni novanta si è così assistito ad una continua messa in opera della pratica della sparizione degli oggetti d’uso quotidiano. L’esperienza quotidiana si modifica, poiché gli oggetti d’uso, nella loro sparizione ed impercettibilità, vengono sempre meno a dividerci, alienarci, dal mondo della vita. Allo stesso tempo il designer è chiamato a riscrivere ed amplificare l’esperienza umana, ed il design viene a riflettere una diversa concezione dell’estetico, inteso non più solo come teoria del bello artistico e/o cosmetico, ma soprattutto come scienza dell’esperienza in quanto tale. Il designer non si limita più a progettare oggetti, ma può anche progettare esseri umani.