L'articolo – ampliando ulteriormente la prospettiva teorica delienata con l'analisi della postmodernità letteraria ungherese e centro-esteuropea che nasceva come reazione etico-linguistica alla cultura permeata dalla menzogna – ipotizza la Weltliteratur come prassi, anch'esso con una specifica tensione etico-linguistica. In particolare, seguendo una linea di pensiero che collega Hans Blumenberg e Arnold Gehlen con Mario Vargas Llosa, Walter Siti e Franca D'Agostino, e osservando la trasformazione di molteplici realtà traumatiche in percorsi letterari (in opere di formazione e di autoformazione, di fiction e di autofiction), costata che i soggetti partecipi delle finzioni (delle «bugie della letteratura») hanno l'opportunità di scoprirsi ancorati dentro la lingua (qui «d'ambiente letterario») e di entrare «in perenne discussione con la mediocrità della realtà» (M. Vargas Llosa). Si pone quindi, per la letteratura, una concreta condizione di possibilità. L'articolo introduce al volume 2013 della rivista LEA.

Ripensare la funzione della cultura, alta e di massa, insieme, nei labirinti del trauma / Tottossy, Beatrix. - In: LEA. - ISSN 1824-484X. - ELETTRONICO. - 2:(2013), pp. 11-16. [http://dx.doi.org/10.13128/LEA-1824-484x-14565]

Ripensare la funzione della cultura, alta e di massa, insieme, nei labirinti del trauma

TOTTOSSY, BEATRIX
2013

Abstract

L'articolo – ampliando ulteriormente la prospettiva teorica delienata con l'analisi della postmodernità letteraria ungherese e centro-esteuropea che nasceva come reazione etico-linguistica alla cultura permeata dalla menzogna – ipotizza la Weltliteratur come prassi, anch'esso con una specifica tensione etico-linguistica. In particolare, seguendo una linea di pensiero che collega Hans Blumenberg e Arnold Gehlen con Mario Vargas Llosa, Walter Siti e Franca D'Agostino, e osservando la trasformazione di molteplici realtà traumatiche in percorsi letterari (in opere di formazione e di autoformazione, di fiction e di autofiction), costata che i soggetti partecipi delle finzioni (delle «bugie della letteratura») hanno l'opportunità di scoprirsi ancorati dentro la lingua (qui «d'ambiente letterario») e di entrare «in perenne discussione con la mediocrità della realtà» (M. Vargas Llosa). Si pone quindi, per la letteratura, una concreta condizione di possibilità. L'articolo introduce al volume 2013 della rivista LEA.
2013
LEA
2
11
16
Tottossy, Beatrix
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