Il volume illustra i risultati degli studi condotti sulle superfici pittoriche del ciclo affrescato da Benozzo Gozzoli (XV sec.) nel Palazzo Medici-Riccardi di Firenze, sede istituzionale e museo di grande rilevanza in ambito cittadino. La Provincia di Firenze, proprietaria del monumento, da oltre un ventennio, ha tra i suoi obiettivi principali quello della promozione culturale attuata anche tramite la valorizzazione del Palazzo Medici Riccardi, meta di un turismo culturale sempre più numeroso. L’attrazione maggiore del palazzo è la Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli, una delle più antiche in assoluto tra le mura dei palazzi fiorentini, avviata intorno al 1449-50 e probabilmente ultimata nel 1459. Pare che l’accesso originario al sacello, che occupa al piano nobile una porzione planimetrica rettangolare, fosse fino al 1875 ancora dalla porta quattrocentesca aperta nella mezzeria della parete meridionale e che in seguito all’acquisto del Palazzo da parte dei Riccardi vennero effettuate ingenti modifiche architettoniche. Nel 1698, per migliorare le esigenze di comunicazione dei tre piani dell’edificio, venne realizzata su progetto di Giovan Battista Foggini una “scala nuovamente fabricata con magnificenza per certo reale” utilizzata attualmente come accesso dei visitatori al museo. Va senz’altro detto, che i complessi studi proposti dalla dott.ssa Elena Magazzini, laureata con il prof. Giuseppe Centauro del Dipartimento di Costruzioni e Restauro, oggi Dipartimento di Architettura, del corso di laurea in Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, che si è avvalsa della collaborazione del laboratorio di Geomatica per la Conservazione e Comunicazione dei beni Culturali, colgono appieno la necessità di elaborare un nuovo percorso museografico che tenga conto delle più moderne tecniche di conservazione ed illuminazione e potrebbe incrociarsi utilmente con i lavori di scavo attualmente in corso che amplieranno il percorso museale. Il nuovo allestimento illuminotecnico, attraverso la gestione di fasci luminosi, renderebbe maggiormente percepibile la straordinaria ricchezza cromatica del ciclo pittorico dispiegato sulle pareti ricreando l’antica penombra rischiarata da una luce diurna scarsa e indiretta e dalla fiamme di lucerne e candele immaginata dal Michelozzo. L’ipotesi di inversione del nuovo percorso di visita condurrebbe il visitatore in un crescendo di sensazioni attraversando le scale vicine all’andito degli Uomini Fiorentini Illustri, La Galleria di Luca Giordano e le sale prestigiose che ospitano opere importanti come La Madonna col Bambino di Filippo Lippi e mostre temporanee di artisti multi tematici che documentano la storia culturale e naturale del territorio fiorentino. Potrebbe essere ripristinato l’accesso originario, più idoneo alla fruizione di un corretto apprezzamento della scansione compositiva e dell’arredo della Cappella, che inizierebbe dall’Agnello Mistico affrescato sulla porta e terminerebbe con l’uscita del visitatore dallo scalone d’onore. La completezza dei lavori svolti dal gruppo di ricerca, diretto dal prof. Giuseppe Centauro con il contributo della dott.ssa Cristina Grandin, e l’amore per i beni culturali che ha accompagnato il lavoro di Elena Magazzini ha indotto l’amministrazione Provinciale a pubblicare gli studi prodotti che qui si presentano
La Cappella dei Magi. Il colore per la conservazione museale / G.A.Centauro; C.N.Grandin; E.Magazzini. - STAMPA. - (2014), pp. 3-107.
La Cappella dei Magi. Il colore per la conservazione museale
CENTAURO, GIUSEPPE ALBERTO;GRANDIN, NADIA CRISTINA;
2014
Abstract
Il volume illustra i risultati degli studi condotti sulle superfici pittoriche del ciclo affrescato da Benozzo Gozzoli (XV sec.) nel Palazzo Medici-Riccardi di Firenze, sede istituzionale e museo di grande rilevanza in ambito cittadino. La Provincia di Firenze, proprietaria del monumento, da oltre un ventennio, ha tra i suoi obiettivi principali quello della promozione culturale attuata anche tramite la valorizzazione del Palazzo Medici Riccardi, meta di un turismo culturale sempre più numeroso. L’attrazione maggiore del palazzo è la Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli, una delle più antiche in assoluto tra le mura dei palazzi fiorentini, avviata intorno al 1449-50 e probabilmente ultimata nel 1459. Pare che l’accesso originario al sacello, che occupa al piano nobile una porzione planimetrica rettangolare, fosse fino al 1875 ancora dalla porta quattrocentesca aperta nella mezzeria della parete meridionale e che in seguito all’acquisto del Palazzo da parte dei Riccardi vennero effettuate ingenti modifiche architettoniche. Nel 1698, per migliorare le esigenze di comunicazione dei tre piani dell’edificio, venne realizzata su progetto di Giovan Battista Foggini una “scala nuovamente fabricata con magnificenza per certo reale” utilizzata attualmente come accesso dei visitatori al museo. Va senz’altro detto, che i complessi studi proposti dalla dott.ssa Elena Magazzini, laureata con il prof. Giuseppe Centauro del Dipartimento di Costruzioni e Restauro, oggi Dipartimento di Architettura, del corso di laurea in Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, che si è avvalsa della collaborazione del laboratorio di Geomatica per la Conservazione e Comunicazione dei beni Culturali, colgono appieno la necessità di elaborare un nuovo percorso museografico che tenga conto delle più moderne tecniche di conservazione ed illuminazione e potrebbe incrociarsi utilmente con i lavori di scavo attualmente in corso che amplieranno il percorso museale. Il nuovo allestimento illuminotecnico, attraverso la gestione di fasci luminosi, renderebbe maggiormente percepibile la straordinaria ricchezza cromatica del ciclo pittorico dispiegato sulle pareti ricreando l’antica penombra rischiarata da una luce diurna scarsa e indiretta e dalla fiamme di lucerne e candele immaginata dal Michelozzo. L’ipotesi di inversione del nuovo percorso di visita condurrebbe il visitatore in un crescendo di sensazioni attraversando le scale vicine all’andito degli Uomini Fiorentini Illustri, La Galleria di Luca Giordano e le sale prestigiose che ospitano opere importanti come La Madonna col Bambino di Filippo Lippi e mostre temporanee di artisti multi tematici che documentano la storia culturale e naturale del territorio fiorentino. Potrebbe essere ripristinato l’accesso originario, più idoneo alla fruizione di un corretto apprezzamento della scansione compositiva e dell’arredo della Cappella, che inizierebbe dall’Agnello Mistico affrescato sulla porta e terminerebbe con l’uscita del visitatore dallo scalone d’onore. La completezza dei lavori svolti dal gruppo di ricerca, diretto dal prof. Giuseppe Centauro con il contributo della dott.ssa Cristina Grandin, e l’amore per i beni culturali che ha accompagnato il lavoro di Elena Magazzini ha indotto l’amministrazione Provinciale a pubblicare gli studi prodotti che qui si presentanoFile | Dimensione | Formato | |
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