Parlare di sistemi di prevenzione e protezione del lavoratore, quando si parla di restauro delle opere d’arte non significa solo valutare i rischi per la sicurezza e la salute a cui va incontro il restauratore. Infatti, la valutazione va estesa anche alla trattazione del benessere visivo del restauratore in funzione della mansione svolta. Tale problematica però risulta essere molto complessa, in quanto le varie fasi in cui si svolge l’attività di restauro delle opere d’arte non sono facilmente inquadrabili con schemi logici standardizzabili come accade per molte tipologie di lavoro, ma variano continuamente a seconda delle esigenze dell’opera da restaurare. Le dimensioni dell’opera, le diverse tecniche di intervento da eseguire su di essa, il materiale di cui è costituita e le diverse metodologie di lavoro dei singoli restauratori sono solo alcuni degli aspetti che fanno si che sia difficile inquadrare perfettamente l’attività di restauro, che associa funzioni analitico-speculative di tipo prettamente scientifico a funzioni di intervento materiale di carattere manuale e “artigianale”.

IL CONTROLLO DELLA LUCE NEI LABORATORI DELL’OPIFICIO DELLE PIETRE DURE. UN PROBLEMA DI COMFORT, SICUREZZA E RESTAURO / C. Balocco; P. Capone; R. Boddi. - In: OPD RESTAURO. - ISSN 1120-2513. - STAMPA. - (2014), pp. 1-12.

IL CONTROLLO DELLA LUCE NEI LABORATORI DELL’OPIFICIO DELLE PIETRE DURE. UN PROBLEMA DI COMFORT, SICUREZZA E RESTAURO

BALOCCO, CARLA;CAPONE, PIETRO;
2014

Abstract

Parlare di sistemi di prevenzione e protezione del lavoratore, quando si parla di restauro delle opere d’arte non significa solo valutare i rischi per la sicurezza e la salute a cui va incontro il restauratore. Infatti, la valutazione va estesa anche alla trattazione del benessere visivo del restauratore in funzione della mansione svolta. Tale problematica però risulta essere molto complessa, in quanto le varie fasi in cui si svolge l’attività di restauro delle opere d’arte non sono facilmente inquadrabili con schemi logici standardizzabili come accade per molte tipologie di lavoro, ma variano continuamente a seconda delle esigenze dell’opera da restaurare. Le dimensioni dell’opera, le diverse tecniche di intervento da eseguire su di essa, il materiale di cui è costituita e le diverse metodologie di lavoro dei singoli restauratori sono solo alcuni degli aspetti che fanno si che sia difficile inquadrare perfettamente l’attività di restauro, che associa funzioni analitico-speculative di tipo prettamente scientifico a funzioni di intervento materiale di carattere manuale e “artigianale”.
2014
1
12
C. Balocco; P. Capone; R. Boddi
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