I recenti miglioramenti delle performance dei satelliti ottici in termini di risoluzione spaziale affiancati allo sviluppo di nuove tecniche di analisi interferometrica delle immagini radar, come i Permanent Scatterers (PS), hanno considerevolmente aumentato le potenzialità del telerilevamento nell’analisi dei fenomeni franosi. L’utilizzo di questo di approccio ha consentito di realizzare all’interno del bacino del Fiume Arno (9.131 km2) l’aggiornamento della carta inventario delle frane a cinematismo lento già esistente (costituita da 27.270 fenomeni), attraverso l’integrazione delle misure di deformazione dei PS. L’uso di immagini da satellite ad alta risoluzione, affiancate da foto aeree, ha permesso inoltre di dare un significato spaziale all’informazione dei PS (dataset di circa 600.000 punti) ed ha reso possibile individuare 223 nuove aree instabili e modificare sia i limiti (350 casi) che lo stato di attività (circa un centinaio di casi) di quelle già mappate. I dati interferometrici dell’intero bacino sono stati sovrapposti alle mappe di suscettibilità, realizzate all’interno di un progetto parallelo mediante metodi statistici, e utilizzati come strumento di controllo e validazione delle stesse. Infine, a scala locale è stato condotto, attraverso l’analisi dei PS Advanced integrata con indagini in situ, il monitoraggio di quattro test site soggetti a problemi di instabilità.
Utilizzo di dati telerilevati nella mappatura e nel monitoraggio dei fenomeni franosi e nell'analisi della suscettibilità da frana / Catani F.; Colombo D.; Farina P.; Fumagalli A.; Kukavicic M.; Marks F.; Menduni G.; Moretti S.. - In: GIORNALE DI GEOLOGIA APPLICATA. - ISSN 1826-1256. - STAMPA. - 3:(2006), pp. 173-180. [10.1474/GGA.2006-03.0-23.0116]
Utilizzo di dati telerilevati nella mappatura e nel monitoraggio dei fenomeni franosi e nell'analisi della suscettibilità da frana
CATANI, FILIPPO;FARINA, PAOLO;KUKAVICIC, MINJA;MARKS, FLORIAN;MORETTI, SANDRO
2006
Abstract
I recenti miglioramenti delle performance dei satelliti ottici in termini di risoluzione spaziale affiancati allo sviluppo di nuove tecniche di analisi interferometrica delle immagini radar, come i Permanent Scatterers (PS), hanno considerevolmente aumentato le potenzialità del telerilevamento nell’analisi dei fenomeni franosi. L’utilizzo di questo di approccio ha consentito di realizzare all’interno del bacino del Fiume Arno (9.131 km2) l’aggiornamento della carta inventario delle frane a cinematismo lento già esistente (costituita da 27.270 fenomeni), attraverso l’integrazione delle misure di deformazione dei PS. L’uso di immagini da satellite ad alta risoluzione, affiancate da foto aeree, ha permesso inoltre di dare un significato spaziale all’informazione dei PS (dataset di circa 600.000 punti) ed ha reso possibile individuare 223 nuove aree instabili e modificare sia i limiti (350 casi) che lo stato di attività (circa un centinaio di casi) di quelle già mappate. I dati interferometrici dell’intero bacino sono stati sovrapposti alle mappe di suscettibilità, realizzate all’interno di un progetto parallelo mediante metodi statistici, e utilizzati come strumento di controllo e validazione delle stesse. Infine, a scala locale è stato condotto, attraverso l’analisi dei PS Advanced integrata con indagini in situ, il monitoraggio di quattro test site soggetti a problemi di instabilità.File | Dimensione | Formato | |
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