Il lino comune (Linum usitatissimum L.) è una pianta erbacea annuale, della famiglia delle Linacee, da i molteplici usi. Il suo principale uso come fibra risale sicuramente all’era Neolitica, periodo in cui ebbe inizio la pastorizia. Nota come la più antica ed apprezzata tra le fibre vegetali, si caratterizza per la versatilità dei suoi tessuti che sono morbidi, flessibili, delicati e al contempo resistenti. Poiché ingloba poco aria è scarsamente isolante e consente alla pelle di traspirare, cosicché il filato ne risulta particolarmente fresco. Proprio per la sua capacità di assorbire umidità, il tessuto di lino trova dunque prevalente impiego nella confezione di capi d’abbigliamento nei climi caldo-umidi. Inoltre, non provoca allergie, e dà confort e un certo benessere al nostro organismo. Non si deforma e conserva le sue qualità nel tempo. Per tutti questi motivi è ritenuto di miglior qualità rispetto al cotone; purtroppo ha costi di produzione assai superiori rispetto a quest’ultimo che, lo ha, così, progressivamente quasi sostituito nel commercio mondiale. Il lino è però coltivato in tutto il mondo non solo come pianta da tiglio ma anche da olio. I suoi semi infatti contengono oli non volatili, proteine, vitamine, mucillagini e una buona quantità di lignani (fitoestrogeni), composti fenolici considerati potenti anticancerogeni che rappresentano la maggiore fonte conosciuta di un acido grasso essenziale della famiglia degli omega-3: risulta facile da ciò dedurne l’importante valore alimentare

IL LINO / Felice La Rocca; Luigi Damaso. - STAMPA. - (2014), pp. 1-73.

IL LINO

LA ROCCA, FELICE;
2014

Abstract

Il lino comune (Linum usitatissimum L.) è una pianta erbacea annuale, della famiglia delle Linacee, da i molteplici usi. Il suo principale uso come fibra risale sicuramente all’era Neolitica, periodo in cui ebbe inizio la pastorizia. Nota come la più antica ed apprezzata tra le fibre vegetali, si caratterizza per la versatilità dei suoi tessuti che sono morbidi, flessibili, delicati e al contempo resistenti. Poiché ingloba poco aria è scarsamente isolante e consente alla pelle di traspirare, cosicché il filato ne risulta particolarmente fresco. Proprio per la sua capacità di assorbire umidità, il tessuto di lino trova dunque prevalente impiego nella confezione di capi d’abbigliamento nei climi caldo-umidi. Inoltre, non provoca allergie, e dà confort e un certo benessere al nostro organismo. Non si deforma e conserva le sue qualità nel tempo. Per tutti questi motivi è ritenuto di miglior qualità rispetto al cotone; purtroppo ha costi di produzione assai superiori rispetto a quest’ultimo che, lo ha, così, progressivamente quasi sostituito nel commercio mondiale. Il lino è però coltivato in tutto il mondo non solo come pianta da tiglio ma anche da olio. I suoi semi infatti contengono oli non volatili, proteine, vitamine, mucillagini e una buona quantità di lignani (fitoestrogeni), composti fenolici considerati potenti anticancerogeni che rappresentano la maggiore fonte conosciuta di un acido grasso essenziale della famiglia degli omega-3: risulta facile da ciò dedurne l’importante valore alimentare
2014
LIBRERIA EDITRICE FIORENTINA
Firenze
9788865000670
Felice La Rocca; Luigi Damaso
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