Nella memoria viene esaminato l’intervento di consolidamento delle volte della cripta all’interno della Basilica di S. Maria Novella a Firenze, progettato e diretto dal Prof. Ing. Andrea Chiarugi fra gli anni 1985 e 1988. Al fine di pervenire ad una corretta interpretazione dello stesso sono state innanzitutto ricercate le motivazioni che ne hanno giustificato la soluzione assunta, nonché seguito l’iter progettuale di esecuzione, ripercorrendo le fasi di studio e realizzazione dell’intervento. Differentemente concepito nelle varie zone coinvolte, di particolare interesse risulta il consolidamento della parete di separazione fra sacrestia e navata laterale della Basilica, consistito nella messa in opera di una piastra metallica all’intradosso dell’arcone d’imposta di due volte adiacenti, sospesa mediante trefoli pretesi e scorrevoli in guaine immesse in perforazioni di notevole lunghezza, realizzate all’interno della parete sovrastante. Tale soluzione, finalizzata ad eliminare le trazioni nella porzione di parete coinvolgente l’effetto arco ed eventuali ulteriori cedimenti, al contempo non alterando il generale stato tensionale e deformativo della muratura, rappresenta un’autorevole applicazione del concetto di “consolidamento attivo” introdotto dal Prof. Chiarugi negli anni Ottanta.

Interpretazione dell'intervento di consolidamento di volte della cripta di S. Maria Novella a Firenze a cura del Prof. Ing. Andrea Chiarugi / Terenzi, G; Spinelli, P; Salvatori, L. - STAMPA. - 1:(2014), pp. 249-260. (Intervento presentato al convegno Safe Monuments 2014 tenutosi a Firenze nel 28 Marzo 2014).

Interpretazione dell'intervento di consolidamento di volte della cripta di S. Maria Novella a Firenze a cura del Prof. Ing. Andrea Chiarugi

TERENZI, GLORIA;SPINELLI, PAOLO;SALVATORI, LUCA
2014

Abstract

Nella memoria viene esaminato l’intervento di consolidamento delle volte della cripta all’interno della Basilica di S. Maria Novella a Firenze, progettato e diretto dal Prof. Ing. Andrea Chiarugi fra gli anni 1985 e 1988. Al fine di pervenire ad una corretta interpretazione dello stesso sono state innanzitutto ricercate le motivazioni che ne hanno giustificato la soluzione assunta, nonché seguito l’iter progettuale di esecuzione, ripercorrendo le fasi di studio e realizzazione dell’intervento. Differentemente concepito nelle varie zone coinvolte, di particolare interesse risulta il consolidamento della parete di separazione fra sacrestia e navata laterale della Basilica, consistito nella messa in opera di una piastra metallica all’intradosso dell’arcone d’imposta di due volte adiacenti, sospesa mediante trefoli pretesi e scorrevoli in guaine immesse in perforazioni di notevole lunghezza, realizzate all’interno della parete sovrastante. Tale soluzione, finalizzata ad eliminare le trazioni nella porzione di parete coinvolgente l’effetto arco ed eventuali ulteriori cedimenti, al contempo non alterando il generale stato tensionale e deformativo della muratura, rappresenta un’autorevole applicazione del concetto di “consolidamento attivo” introdotto dal Prof. Chiarugi negli anni Ottanta.
2014
Atti del Workshop Safe Monuments 2014
Safe Monuments 2014
Firenze
28 Marzo 2014
Terenzi, G; Spinelli, P; Salvatori, L
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