La differenziazione altimetrica, per consentire l'insediamento del Polo di Ricerca, rappresenta elemento di criticità nel rapporto tra spazi interni ed esterni, nonché di caratterizzazione ambientale. Per evitare di eseguire scavi profondi, per soddisfare la realizzazione della cassa di laminazione, si estende l'invaso anche alle aree destinate al parcheggio. Le due fasce laterali dei parcheggi acquistano pertanto una progressiva profondità verso l'area verde della cassa principale, che sarà così meno scavata. Con tale “espansione” del vincolo idraulico è possibile pensare ad un suo disegno ambientale di valorizzazione, prendendo in considerazione variazioni altimetriche del suolo, con riporti e scavi diversamente articolati, anche per avvicinare meglio l'insediamento “rialzato” alle sue immediate pertinenze esterne. Lo “spessore edificato”, posto a basamento degli edifici distanziati, ne consente l'unione al piano terra. Le due piastre di “saldatura” s'inseriscono longitudinalmente a lato del percorso/corso centrale e si possono sviluppare su uno o due livelli. Si tratta di un basamento molto schiacciato, che si riconduce in parte al modello estensivo a piastra: ridotto (solo per metà è su due livelli) e come estensione di superficie. In pratica, si configura una “ibridazione” tra l'ipotesi insediativa a piastra e quella a padiglioni, in cui i corpi degli edifici separati sono “affogati” e collegati nell'attacco a terra. La piastra si “spacca” in due blocchi e si lascia attraversare da un percorso centrale aperto e porticato, reso così “plastico” ai lati. Intagli laterali trasversali collegano il corso centrale con i parcheggi marginali, rendendo a tratti permeabile il basamento e solo dove necessita. Sulle parti di piastre non occupate da edifici si possono limitare le presenze di forature, per pozzi aereo/illuminanti, e rimane un'ampia disponibilità di superficie da destinare a giardino pensile e all'accoglienza pure di alcune piccole Serre Sperimentali/decorative. Si crea così tra gli edifici un giardino pertinenziale rialzato, un belvedere insomma, con diffuse piccole forature che conducono a terra parte del verde, lungo la piazza allungata, coagulo della maggior parte della vita relazionale del campus, configurata come una “strada urbana”. Le coperture delle parti emergenti degli edifici su 4 livelli si dotano di falde inclinate, per integrare i pannelli solari; presentano i lati meridionali chiusi, per difendersi dal soleggiamento e dal rumore stradale (assieme al basamento continuo); le facciate est ed ovest possono essere completamente vetrate, come anche le testate nord; i due allineamenti edificati sfalsano i corpi edificati per favorire le vedute e la trasversalità. L'attività fa seguito all'aggiudicazione della gara di progettazione.

Polo Scientifico Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa a San Giuliano Terme (PI) / Claudio Zanirato; Gianni Plicchi; S.G.spa. - (2014).

Polo Scientifico Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa a San Giuliano Terme (PI)

ZANIRATO, CLAUDIO;
2014

Abstract

La differenziazione altimetrica, per consentire l'insediamento del Polo di Ricerca, rappresenta elemento di criticità nel rapporto tra spazi interni ed esterni, nonché di caratterizzazione ambientale. Per evitare di eseguire scavi profondi, per soddisfare la realizzazione della cassa di laminazione, si estende l'invaso anche alle aree destinate al parcheggio. Le due fasce laterali dei parcheggi acquistano pertanto una progressiva profondità verso l'area verde della cassa principale, che sarà così meno scavata. Con tale “espansione” del vincolo idraulico è possibile pensare ad un suo disegno ambientale di valorizzazione, prendendo in considerazione variazioni altimetriche del suolo, con riporti e scavi diversamente articolati, anche per avvicinare meglio l'insediamento “rialzato” alle sue immediate pertinenze esterne. Lo “spessore edificato”, posto a basamento degli edifici distanziati, ne consente l'unione al piano terra. Le due piastre di “saldatura” s'inseriscono longitudinalmente a lato del percorso/corso centrale e si possono sviluppare su uno o due livelli. Si tratta di un basamento molto schiacciato, che si riconduce in parte al modello estensivo a piastra: ridotto (solo per metà è su due livelli) e come estensione di superficie. In pratica, si configura una “ibridazione” tra l'ipotesi insediativa a piastra e quella a padiglioni, in cui i corpi degli edifici separati sono “affogati” e collegati nell'attacco a terra. La piastra si “spacca” in due blocchi e si lascia attraversare da un percorso centrale aperto e porticato, reso così “plastico” ai lati. Intagli laterali trasversali collegano il corso centrale con i parcheggi marginali, rendendo a tratti permeabile il basamento e solo dove necessita. Sulle parti di piastre non occupate da edifici si possono limitare le presenze di forature, per pozzi aereo/illuminanti, e rimane un'ampia disponibilità di superficie da destinare a giardino pensile e all'accoglienza pure di alcune piccole Serre Sperimentali/decorative. Si crea così tra gli edifici un giardino pertinenziale rialzato, un belvedere insomma, con diffuse piccole forature che conducono a terra parte del verde, lungo la piazza allungata, coagulo della maggior parte della vita relazionale del campus, configurata come una “strada urbana”. Le coperture delle parti emergenti degli edifici su 4 livelli si dotano di falde inclinate, per integrare i pannelli solari; presentano i lati meridionali chiusi, per difendersi dal soleggiamento e dal rumore stradale (assieme al basamento continuo); le facciate est ed ovest possono essere completamente vetrate, come anche le testate nord; i due allineamenti edificati sfalsano i corpi edificati per favorire le vedute e la trasversalità. L'attività fa seguito all'aggiudicazione della gara di progettazione.
2014
Goal 11: Sustainable cities and communities
Claudio Zanirato; Gianni Plicchi; S.G.spa
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