La riforma del bicameralismo approvata dal Senato: alcuni problemi di compatibilità con i principi costituzionali

Non sembrano persuasive le opinioni secondo cui la riforma del bicameralismo recentemente approvata dal Senato sarebbe incompatibile con il principio democratico o con la forma di Stato regionale. Paiono invece da condividersi, almeno parzialmente, quelle tendenti a sottolineare l’incompatibilità con i principi costituzionali della previsione di un Senato composto da consiglieri regionali e sindaci, così da membri nominati per sette anni dal Capo dello Stato. Persuasive appaiono altresì le opinioni secondo cui sarebbe incompatibile con il principio di garanzia la previsione di un Parlamento in seduta comune, quale collegio elettorale del Capo dello Stato, caratterizzato da una presenza di membri della Camera dei deputati, e quindi della maggioranza politica, ancor più preponderante di quella attuale