In uno studio prospettico osservazionale abbiamo confrontato due metodiche di analgesia postoperatoria nel TC a dosaggi standard in modo da ottenere informazioni sulla efficacia analgesica e la frequenza degli effetti collaterali. Metodi Durante 2 mesi di osservazione abbiamo raccolto dati di pazienti candidate al taglio cesareo elettivo in anestesia subaracnoidea. Criteri di esclusione: mancanza del consenso informato, presenza di travaglio attivo e di gravidanza gemellare, BMI > 35, allergia, ASA 3- 4, preeclampsia, diabete mellito tipo 1, tipo 2 o gestazionale. Ciascuna paziente del gruppo A (Morfina intratecale) ha ricevuto anestesia subaracnoidea con bupivacaina iperbarica allo 0,5% (12,5 ml) e morfina 0,15 mg; ciascuna paziente del gruppo B (TAP block) ha ricevuto bupivacaina iperbarica 0,5% 12,5 mg con NaCl 0,9% 0,15 ml; e TAP block bilaterale con ropivacaina 0,5%, 1,5 mg/kg (per ciascun lato). Alla conclusione dell'intervento (t=0) a ciascuna paziente di entrambi i gruppi è stato somministrato paracetamolo 1 g ev, ripetuto regolarmente ogni 6 ore per le successive 48 ore postoperatorie. sono state misurate: 1) VAS statica e dinamica a 2, 6 , 12, 24, 48 ore 2) il numero di dosi rescue nelle 48 ore postoperatorie. 3) insorgenza di nausea e vomito 4) insorgenza di prurito (assente o presente), 5) livello di sedazione (sec. Ramsey), Statistica: t di Student e Chi quadrato (corretto secondo Pearson). Risultati Al termine dello studio il gruppo A è risultato essere composto da 15 pazienti, il gruppo B da 9 pazienti. A t2 le pazienti del GB percepivano un significativo maggior dolore (VAS statica: GA 1,5±1,8 vs GB 3,3±2,1 punti; p<0,05) che corrispondeva ad una precoce assunzione di antidolorifico rescue (GA 12% vs GB 78% delle pazienti; p<0,05). Nei successivi tempi di osservazione non si evidenziavano differenze significative fra i due gruppi. Nella VAS Dinamica l’intensità del dolore a t2 era maggiore nel GB ma la differenza non era significativa e tale rimaneva nei successivi tempi di osservazione se si esclude il t48: a quel tempo si osservava un significativo maggior dolore nel GA rispetto al GB (VAS dinamica: GA 5,4±1,8 vs GB 3,2±1,8 punti; p<0,05). La emergenza di nausea e vomito postoperatori si è evidenziata nel 46% delle pazienti del GA e al 62% di queste è stata indicata la somministrazione di un antiemetico (p < 0,05). Nessuna delle pazienti del GB ha evidenziato l’emergenza di PONV. Il prurito si è manifestato nel 75% delle pazienti del GA ed in nessuna del GB. Il 66% delle pazienti del GA manifestavano segni di un qualche livello di sedazione, mentre la sintomatologia era del tutto assente nelle pazienti del GB (p<0,05); nella scala di Ramsey le pazienti del GA presentavano punteggi significativamente maggiori (Ramsey: GA 0,9±0,8 vs GB 0 punti; p<0,05). Conclusioni La tecnica TAP block nel parto cesareo appare esente dagli effetti collaterali tipici della tecnica con somministrazione intratecale di morfina; ma, in prima giornata, deve essere supplementata da dosi aggiuntiìve di farmaci analgesici per via endovenosa perché è meno efficace sul dolore viscerale mentre appare sufficientemente efficace sul dolore evocato dal movimento.

TERAPIA DEL DOLORE POSTOPERATORIO NEL TAGLIO CESAREO: CONFRONTO FRA TAP BLOCK E MORFINA INTRATECALE / M. Micaglio; U. Bitossi; A. Luna; M. Sicurani; D. Borisov; A. Di Filippo. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 66-66. (Intervento presentato al convegno SIAARTI 2014).

TERAPIA DEL DOLORE POSTOPERATORIO NEL TAGLIO CESAREO: CONFRONTO FRA TAP BLOCK E MORFINA INTRATECALE

DI FILIPPO, ALESSANDRO
2014

Abstract

In uno studio prospettico osservazionale abbiamo confrontato due metodiche di analgesia postoperatoria nel TC a dosaggi standard in modo da ottenere informazioni sulla efficacia analgesica e la frequenza degli effetti collaterali. Metodi Durante 2 mesi di osservazione abbiamo raccolto dati di pazienti candidate al taglio cesareo elettivo in anestesia subaracnoidea. Criteri di esclusione: mancanza del consenso informato, presenza di travaglio attivo e di gravidanza gemellare, BMI > 35, allergia, ASA 3- 4, preeclampsia, diabete mellito tipo 1, tipo 2 o gestazionale. Ciascuna paziente del gruppo A (Morfina intratecale) ha ricevuto anestesia subaracnoidea con bupivacaina iperbarica allo 0,5% (12,5 ml) e morfina 0,15 mg; ciascuna paziente del gruppo B (TAP block) ha ricevuto bupivacaina iperbarica 0,5% 12,5 mg con NaCl 0,9% 0,15 ml; e TAP block bilaterale con ropivacaina 0,5%, 1,5 mg/kg (per ciascun lato). Alla conclusione dell'intervento (t=0) a ciascuna paziente di entrambi i gruppi è stato somministrato paracetamolo 1 g ev, ripetuto regolarmente ogni 6 ore per le successive 48 ore postoperatorie. sono state misurate: 1) VAS statica e dinamica a 2, 6 , 12, 24, 48 ore 2) il numero di dosi rescue nelle 48 ore postoperatorie. 3) insorgenza di nausea e vomito 4) insorgenza di prurito (assente o presente), 5) livello di sedazione (sec. Ramsey), Statistica: t di Student e Chi quadrato (corretto secondo Pearson). Risultati Al termine dello studio il gruppo A è risultato essere composto da 15 pazienti, il gruppo B da 9 pazienti. A t2 le pazienti del GB percepivano un significativo maggior dolore (VAS statica: GA 1,5±1,8 vs GB 3,3±2,1 punti; p<0,05) che corrispondeva ad una precoce assunzione di antidolorifico rescue (GA 12% vs GB 78% delle pazienti; p<0,05). Nei successivi tempi di osservazione non si evidenziavano differenze significative fra i due gruppi. Nella VAS Dinamica l’intensità del dolore a t2 era maggiore nel GB ma la differenza non era significativa e tale rimaneva nei successivi tempi di osservazione se si esclude il t48: a quel tempo si osservava un significativo maggior dolore nel GA rispetto al GB (VAS dinamica: GA 5,4±1,8 vs GB 3,2±1,8 punti; p<0,05). La emergenza di nausea e vomito postoperatori si è evidenziata nel 46% delle pazienti del GA e al 62% di queste è stata indicata la somministrazione di un antiemetico (p < 0,05). Nessuna delle pazienti del GB ha evidenziato l’emergenza di PONV. Il prurito si è manifestato nel 75% delle pazienti del GA ed in nessuna del GB. Il 66% delle pazienti del GA manifestavano segni di un qualche livello di sedazione, mentre la sintomatologia era del tutto assente nelle pazienti del GB (p<0,05); nella scala di Ramsey le pazienti del GA presentavano punteggi significativamente maggiori (Ramsey: GA 0,9±0,8 vs GB 0 punti; p<0,05). Conclusioni La tecnica TAP block nel parto cesareo appare esente dagli effetti collaterali tipici della tecnica con somministrazione intratecale di morfina; ma, in prima giornata, deve essere supplementata da dosi aggiuntiìve di farmaci analgesici per via endovenosa perché è meno efficace sul dolore viscerale mentre appare sufficientemente efficace sul dolore evocato dal movimento.
2014
abstract book
SIAARTI 2014
M. Micaglio; U. Bitossi; A. Luna; M. Sicurani; D. Borisov; A. Di Filippo
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/969284
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact