La febbre di Katayama (FK) è una sindrome caratterizzata da febbre ed eosinofilia causata dalla reazione immunitaria di un soggetto non immune in occasione della prima infestazione con Schistosoma spp. Descriviamo un caso recentemente osservato presso la nostra SOD. Il paziente, maschio polacco di 38 anni, si era ricoverato il 2/4/12 per febbre da 3 giorni associata a brividi e artromialgie. Era tornato il 25/3 da un viaggio turistico della durata di 3 mesi con itinerario da Città del Capo al Cairo. Non aveva assunto profilassi antimalarica ed aveva fatto bagni nei laghi Malawi (Tanzania, fine gennaio) e Turkana (Kenya, 20/2) e in un fiume vicino alla città di Aksum (Etiopia, primi di marzo). All'esame obiettivo si riscontrava soltanto tachicardia (102bpm) e febbre (38.4°C). Gli esami di routine sono riportati in tabella 1. L'esame emoscopico per parassiti risultava ripetutamente negativo come l'rx torace. L'eco addome mostrava epato-splenomegalia (Ø milza 15 cm) senza lesioni focali. Venivano prelevate emocolture e richieste una serie di esami sierologici (Tifo, Rickettsia, Leptospira, Schistosoma, CMV, EBV, Leishmania, Brucella, HIV, Lue, Filariosi, HAV, HEV) e microbiologici (coprocoltura, esame coproparassitologico). Si prescriveva terapia con piperacillina tazobactam ev, sospesa dopo 6 giorni per persistenza della febbre. Le indagini microbiologiche e sierologiche davano risultato negativo, salvo la positività per delle IgG per EBV e CMV. Il paziente si manteneva febbrile per 2 settimane e gli esami mostravano un incremento dell'eosinofilia (Tab. 1). Considerando il quadro clinico e epidemiologico veniva sospettata un'infezione acuta da Schistosoma spp. Il paziente veniva trattato con prednisone 25mgx2 x3 giorni associato a praziquantel (PQ) 60mg/kg/die x3 giorni. Il paziente diveniva apiretico dal I° giorno di terapia e in seguito veniva dimesso. Nel follow-up si dimostrava la sieroconversione per Schistosoma spp. dopo un mese dall'ammissione e si assisteva a una riduzione dell'eosinofilia e della splenomegalia. Gli esami copro- e uro-parassitologici continuavano ad essere negativi dopo due mesi dall'esordio dei sintomi. A distanza di due mesi dal primo trattamento con PQ veniva ripetuto un secondo ciclo. Il caso ci ricorda che la FK è una delle cause di febbre ed eosinofilia in soggetti di ritorno da paesi tropicali. Spesso, all'esordio dei sintomi, la FK può essere diagnosticata solo sulla base di criteri clinici (febbre ed eosinofilia) ed epidemiologici (bagni in acqua dolce in paesi endemici per schistosomiasi). Infatti spesso gli esami parassitologici si positivizzano dopo 2 mesi dall'infestazione e la sieroconversione avviene dopo 1 mese dall'esordio dei sintomi. Il trattamento empirico con corticosteroidi e PQ può essere indicato in questi casi. Poichè PQ ha scarsa attività sugli stadi del parassita presenti durante la fase febbrile, un secondo ciclo è consigliato dopo 2-3 mesi.

Febbre di Katayama in un viaggiatore imprudente / Zammarchi L; Salomoni E; Graglia E; Cavallo A; Bartalesi F; Bartoloni A.. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 275-275. (Intervento presentato al convegno 11° Congresso Nazionale Società Italiana Malattie Infettive. 17-20 Ottobre 2012. Pescara 2012.).

Febbre di Katayama in un viaggiatore imprudente.

ZAMMARCHI, LORENZO;BARTOLONI, ALESSANDRO
2012

Abstract

La febbre di Katayama (FK) è una sindrome caratterizzata da febbre ed eosinofilia causata dalla reazione immunitaria di un soggetto non immune in occasione della prima infestazione con Schistosoma spp. Descriviamo un caso recentemente osservato presso la nostra SOD. Il paziente, maschio polacco di 38 anni, si era ricoverato il 2/4/12 per febbre da 3 giorni associata a brividi e artromialgie. Era tornato il 25/3 da un viaggio turistico della durata di 3 mesi con itinerario da Città del Capo al Cairo. Non aveva assunto profilassi antimalarica ed aveva fatto bagni nei laghi Malawi (Tanzania, fine gennaio) e Turkana (Kenya, 20/2) e in un fiume vicino alla città di Aksum (Etiopia, primi di marzo). All'esame obiettivo si riscontrava soltanto tachicardia (102bpm) e febbre (38.4°C). Gli esami di routine sono riportati in tabella 1. L'esame emoscopico per parassiti risultava ripetutamente negativo come l'rx torace. L'eco addome mostrava epato-splenomegalia (Ø milza 15 cm) senza lesioni focali. Venivano prelevate emocolture e richieste una serie di esami sierologici (Tifo, Rickettsia, Leptospira, Schistosoma, CMV, EBV, Leishmania, Brucella, HIV, Lue, Filariosi, HAV, HEV) e microbiologici (coprocoltura, esame coproparassitologico). Si prescriveva terapia con piperacillina tazobactam ev, sospesa dopo 6 giorni per persistenza della febbre. Le indagini microbiologiche e sierologiche davano risultato negativo, salvo la positività per delle IgG per EBV e CMV. Il paziente si manteneva febbrile per 2 settimane e gli esami mostravano un incremento dell'eosinofilia (Tab. 1). Considerando il quadro clinico e epidemiologico veniva sospettata un'infezione acuta da Schistosoma spp. Il paziente veniva trattato con prednisone 25mgx2 x3 giorni associato a praziquantel (PQ) 60mg/kg/die x3 giorni. Il paziente diveniva apiretico dal I° giorno di terapia e in seguito veniva dimesso. Nel follow-up si dimostrava la sieroconversione per Schistosoma spp. dopo un mese dall'ammissione e si assisteva a una riduzione dell'eosinofilia e della splenomegalia. Gli esami copro- e uro-parassitologici continuavano ad essere negativi dopo due mesi dall'esordio dei sintomi. A distanza di due mesi dal primo trattamento con PQ veniva ripetuto un secondo ciclo. Il caso ci ricorda che la FK è una delle cause di febbre ed eosinofilia in soggetti di ritorno da paesi tropicali. Spesso, all'esordio dei sintomi, la FK può essere diagnosticata solo sulla base di criteri clinici (febbre ed eosinofilia) ed epidemiologici (bagni in acqua dolce in paesi endemici per schistosomiasi). Infatti spesso gli esami parassitologici si positivizzano dopo 2 mesi dall'infestazione e la sieroconversione avviene dopo 1 mese dall'esordio dei sintomi. Il trattamento empirico con corticosteroidi e PQ può essere indicato in questi casi. Poichè PQ ha scarsa attività sugli stadi del parassita presenti durante la fase febbrile, un secondo ciclo è consigliato dopo 2-3 mesi.
2012
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11° Congresso Nazionale Società Italiana Malattie Infettive. 17-20 Ottobre 2012. Pescara 2012.
Zammarchi L; Salomoni E; Graglia E; Cavallo A; Bartalesi F; Bartoloni A.
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