Il rapporto tra popolazione immigrata ed il SSN Italiano è spesso complesso per la presenza di numerose barriere burocratiche, linguistiche, culturali e talvolta pregiudiziali. Secondo il dossier Caritas 2009, gli stranieri regolarmente presenti in Italia superano i 4,5 milioni, rappresentando il 7,2% sull’intera popolazione. A questi devono essere aggiunti circa 500.000 immigrati irregolari. Con il presente studio sono state valutate le caratteristiche demografiche e cliniche dei pazienti stranieri osservati presso la Struttura Organizzativa Dipartimentale Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze dal 2000 a luglio 2010. In totale i pazienti osservati sono stati 841. Di questi, 465 (55%) erano maschi, l’età media era di 35,5 anni, 24 avevano età inferiore a 18 anni e 19 superiore a 65 anni. 298 (35%) provenivano dall’Africa, 181 (22%) dall’Europa dell’Est, 154 (18%) dal Sud America, 124 (15%) dall’Asia. Risultava regolarmente iscritto al SSN il 60,7% dei pazienti. Negli anni il flusso di accesso si è dimostrato regolare con una media circa 80 pazienti l’anno, con un minimo di 28 pazienti nel 2000 e un massimo di 133 pazienti nel 2007. 512 (61%) pazienti sono stati valutati in regime di ricovero, 77 (9%) in Day Hospital, 252 (30%) in ambulatorio. Le diagnosi alla dimissione sono state classificate in patologie infettive ubiquitarie (688; 82%), patologie infettive tropicali (91; 11%) e patologie non infettive (62; 7%). Tra le diagnosi di tipo infettivo le più frequenti sono state: 164 (19,5%) tubercolosi (63,4% polmonari, 12,8% linfonodali, 9,8% disseminate, 11% altre localizzazioni; il 62,5% delle polmonari con esame diretto dell’escreato positivo; il 9,1% del totale resistente ad almeno un farmaco di prima linea), 104 (12,4%) epatiti virali acute o croniche (6,7% HAV, 73,1% HBV, di cui 6,6% con coinfezione da HDV, 20,2% HCV), 82 (9,8%) polmoniti, 42 (5%), infezioni da HIV (16,7% con AIDS). Tra le diagnosi di malattie tropicali le più frequenti sono state: malaria (41 casi, 4,9%), schistosomiasi (14 casi, 1,7%), malattia di Chagas (5 casi, 0,6%) e febbre Dengue (4 casi, 0,5%). Infine si segnala la presenza in questa casistica di 56 pazienti (6,7%) con immunodepressione non correlata all’infezione da HIV, dato da tenere presente vista la possibilità di riattivazione di patologie endemiche nei paesi di provenienza (malattia di Chagas, strongiloidiasi, etc.). Dall’analisi dei casi da noi osservati, rispetto ad un precedente simile studio su scala nazionale (Scotto et al., Journal of Immigrant Health 2005) emergono alcune peculiarità della casistica fiorentina quali ad esempio l’elevato numero di accessi da parte di pazienti peruviani (12%) e senegalesi (7%). Per quanto riguarda le diagnosi, la tubercolosi appare più frequente nella nostra casistica rispetto alla sopracitata (19,5% vs 13,4%), mentre risulta meno incidente l’HIV. Si conferma inoltre una bassa incidenza di malattie strettamente tropicali.

Patologia dell’immigrato nell’area fiorentina, panoramica su 10 anni di attività / Zammarchi L; Veloci S; Strohmeyer M; Brogi M; Bartalesi F; Cavallo A; Corti G; Bartoloni A. - ELETTRONICO. - (2010), pp. .-.. ( 9° Congresso Nazionale SIMIT Roma 24-27 novembre 2010.).

Patologia dell’immigrato nell’area fiorentina, panoramica su 10 anni di attività

ZAMMARCHI, LORENZO;STROHMEYER, MARIANNE;CORTI, GIAMPAOLO;BARTOLONI, ALESSANDRO
2010

Abstract

Il rapporto tra popolazione immigrata ed il SSN Italiano è spesso complesso per la presenza di numerose barriere burocratiche, linguistiche, culturali e talvolta pregiudiziali. Secondo il dossier Caritas 2009, gli stranieri regolarmente presenti in Italia superano i 4,5 milioni, rappresentando il 7,2% sull’intera popolazione. A questi devono essere aggiunti circa 500.000 immigrati irregolari. Con il presente studio sono state valutate le caratteristiche demografiche e cliniche dei pazienti stranieri osservati presso la Struttura Organizzativa Dipartimentale Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze dal 2000 a luglio 2010. In totale i pazienti osservati sono stati 841. Di questi, 465 (55%) erano maschi, l’età media era di 35,5 anni, 24 avevano età inferiore a 18 anni e 19 superiore a 65 anni. 298 (35%) provenivano dall’Africa, 181 (22%) dall’Europa dell’Est, 154 (18%) dal Sud America, 124 (15%) dall’Asia. Risultava regolarmente iscritto al SSN il 60,7% dei pazienti. Negli anni il flusso di accesso si è dimostrato regolare con una media circa 80 pazienti l’anno, con un minimo di 28 pazienti nel 2000 e un massimo di 133 pazienti nel 2007. 512 (61%) pazienti sono stati valutati in regime di ricovero, 77 (9%) in Day Hospital, 252 (30%) in ambulatorio. Le diagnosi alla dimissione sono state classificate in patologie infettive ubiquitarie (688; 82%), patologie infettive tropicali (91; 11%) e patologie non infettive (62; 7%). Tra le diagnosi di tipo infettivo le più frequenti sono state: 164 (19,5%) tubercolosi (63,4% polmonari, 12,8% linfonodali, 9,8% disseminate, 11% altre localizzazioni; il 62,5% delle polmonari con esame diretto dell’escreato positivo; il 9,1% del totale resistente ad almeno un farmaco di prima linea), 104 (12,4%) epatiti virali acute o croniche (6,7% HAV, 73,1% HBV, di cui 6,6% con coinfezione da HDV, 20,2% HCV), 82 (9,8%) polmoniti, 42 (5%), infezioni da HIV (16,7% con AIDS). Tra le diagnosi di malattie tropicali le più frequenti sono state: malaria (41 casi, 4,9%), schistosomiasi (14 casi, 1,7%), malattia di Chagas (5 casi, 0,6%) e febbre Dengue (4 casi, 0,5%). Infine si segnala la presenza in questa casistica di 56 pazienti (6,7%) con immunodepressione non correlata all’infezione da HIV, dato da tenere presente vista la possibilità di riattivazione di patologie endemiche nei paesi di provenienza (malattia di Chagas, strongiloidiasi, etc.). Dall’analisi dei casi da noi osservati, rispetto ad un precedente simile studio su scala nazionale (Scotto et al., Journal of Immigrant Health 2005) emergono alcune peculiarità della casistica fiorentina quali ad esempio l’elevato numero di accessi da parte di pazienti peruviani (12%) e senegalesi (7%). Per quanto riguarda le diagnosi, la tubercolosi appare più frequente nella nostra casistica rispetto alla sopracitata (19,5% vs 13,4%), mentre risulta meno incidente l’HIV. Si conferma inoltre una bassa incidenza di malattie strettamente tropicali.
2010
.
9° Congresso Nazionale SIMIT Roma 24-27 novembre 2010.
Zammarchi L; Veloci S; Strohmeyer M; Brogi M; Bartalesi F; Cavallo A; Corti G; Bartoloni A
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