La pitiriasi rosea (PR) è un’affezione dermatologica a risoluzione spontanea con eziologia poto nota. Qualora acquisita in gravidanza, è sempre stata ritenuta una patologia di scarsa rilevanza clinica. Tuttavia recenti osservazioni inducono a porre nuova attenzione sulla problematica: da un lato le segnalazioni di aborto, parto prematuro e iporeattività neonatale, dall’altro le evidenze di una associazione tra PR e la riattivazione di HHV-6 e HHV-7. Presso il Centro di Riferimento Regionale Toscano per le Malattie Infettive in Gravidanza sono state osservate 8 gestanti con PR dal 2001 ad oggi. L’età media delle gestanti è stata di 28 anni. Il rash è comparso in media alla 8° settimana di gestazione (range 2-20). La risoluzione della sintomatologia è avvenuta in media dopo 5 settimane senza alcun trattamento. In tutti i casi sono state escluse altre cause infettive di rash. La diagnosi è stata clinica in tutti i casi. Nelle gestanti 2, 3, 6, 7, 8 è stata eseguita sierologia per HHV-6 che ha dimostrato in tutti i casi IgG positive (range 1:40->1:160) e IgM negative. Nelle gestanti 6, 7, 8 è stata eseguita PCR qualitativa per HHV-6 e HHV-7 su sangue che è risultata positiva per HHV7 e negativa per HHV6. La gestante 8 è stata sottoposta ad amniocentesi alla 17° settimana di gestazione (per lo studio del cariotipo) e dal liquido amniotico è stata eseguita anche la ricerca, mediante PCR qualitativa, del DNA di HHV-6 e HHV-7 con esito negativo. Le gestanti 6, 7, 8 sono state sottoposte a follow-up ecografico che non ha dimostrato alcuna anomalia fetale nelle gestanti 6 e 7. Nel feto della gestante 8, in 22° settimana, è stata riscontrata una ventricolomegalia borderline bilaterale, confermata da una RMN fetale alla 27° settimana. La gravidanza è tutt’ora in corso. Tra le gestazioni concluse si sono osservati i seguenti out come. Vi è stata una sola gravidanza gemellare bicoriale biamniotica (gestante 4). Non ci sono stati casi di aborti o morti fetali. Tutte le gestanti hanno partorito a termine tranne la n 4 che ha partorito alla 37° settimana con taglio cesareo per oligoidramnios di uno dei 2 feti. Il peso alla nascita e l’indice di Apgar sono risultati normali in tutti i neonati e non è stata riscontrata alcuna anomalia fetale. Ad oggi non ci sono evidenze che la PR sia associata con eventi fetali teratogeni anche se è possibile che ci sia una sofferenza del prodotto del concepimento durante la malattia. Particolare attenzione va posta nei casi di PR in cui si documenti un’associazione con HHV-6 o HHV-7 vista la possibilità di trasmissione transplacentare con morte fetale dimostrata fin’ora solo per HHV-6. L’esclusione di altre patologie infettive appartenenti al complesso TORCH e controlli ecografici di secondo livello in caso di riscontro di infezioni attive da HHV-6 e HHV-7 sono elementi importanti del management. L’amniocentesi per la ricerca dei virus e il trattamento farmacologico non sono indicati.

Pitiriasi rosea in gravidanza nella pratica clinica / Zammarchi L; Borchi B; Sterrantino G; Trotta M. - ELETTRONICO. - (2010), pp. .-.. (Intervento presentato al convegno 9° Congresso Nazionale SIMIT Roma 24-27 novembre 2010.).

Pitiriasi rosea in gravidanza nella pratica clinica.

ZAMMARCHI, LORENZO;
2010

Abstract

La pitiriasi rosea (PR) è un’affezione dermatologica a risoluzione spontanea con eziologia poto nota. Qualora acquisita in gravidanza, è sempre stata ritenuta una patologia di scarsa rilevanza clinica. Tuttavia recenti osservazioni inducono a porre nuova attenzione sulla problematica: da un lato le segnalazioni di aborto, parto prematuro e iporeattività neonatale, dall’altro le evidenze di una associazione tra PR e la riattivazione di HHV-6 e HHV-7. Presso il Centro di Riferimento Regionale Toscano per le Malattie Infettive in Gravidanza sono state osservate 8 gestanti con PR dal 2001 ad oggi. L’età media delle gestanti è stata di 28 anni. Il rash è comparso in media alla 8° settimana di gestazione (range 2-20). La risoluzione della sintomatologia è avvenuta in media dopo 5 settimane senza alcun trattamento. In tutti i casi sono state escluse altre cause infettive di rash. La diagnosi è stata clinica in tutti i casi. Nelle gestanti 2, 3, 6, 7, 8 è stata eseguita sierologia per HHV-6 che ha dimostrato in tutti i casi IgG positive (range 1:40->1:160) e IgM negative. Nelle gestanti 6, 7, 8 è stata eseguita PCR qualitativa per HHV-6 e HHV-7 su sangue che è risultata positiva per HHV7 e negativa per HHV6. La gestante 8 è stata sottoposta ad amniocentesi alla 17° settimana di gestazione (per lo studio del cariotipo) e dal liquido amniotico è stata eseguita anche la ricerca, mediante PCR qualitativa, del DNA di HHV-6 e HHV-7 con esito negativo. Le gestanti 6, 7, 8 sono state sottoposte a follow-up ecografico che non ha dimostrato alcuna anomalia fetale nelle gestanti 6 e 7. Nel feto della gestante 8, in 22° settimana, è stata riscontrata una ventricolomegalia borderline bilaterale, confermata da una RMN fetale alla 27° settimana. La gravidanza è tutt’ora in corso. Tra le gestazioni concluse si sono osservati i seguenti out come. Vi è stata una sola gravidanza gemellare bicoriale biamniotica (gestante 4). Non ci sono stati casi di aborti o morti fetali. Tutte le gestanti hanno partorito a termine tranne la n 4 che ha partorito alla 37° settimana con taglio cesareo per oligoidramnios di uno dei 2 feti. Il peso alla nascita e l’indice di Apgar sono risultati normali in tutti i neonati e non è stata riscontrata alcuna anomalia fetale. Ad oggi non ci sono evidenze che la PR sia associata con eventi fetali teratogeni anche se è possibile che ci sia una sofferenza del prodotto del concepimento durante la malattia. Particolare attenzione va posta nei casi di PR in cui si documenti un’associazione con HHV-6 o HHV-7 vista la possibilità di trasmissione transplacentare con morte fetale dimostrata fin’ora solo per HHV-6. L’esclusione di altre patologie infettive appartenenti al complesso TORCH e controlli ecografici di secondo livello in caso di riscontro di infezioni attive da HHV-6 e HHV-7 sono elementi importanti del management. L’amniocentesi per la ricerca dei virus e il trattamento farmacologico non sono indicati.
2010
.
9° Congresso Nazionale SIMIT Roma 24-27 novembre 2010.
Zammarchi L; Borchi B; Sterrantino G; Trotta M
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