Molti importanti studi evidenziano l’impiego delle strutture di gruppo per separare proprietà e controllo. In queste ricerche, dove solidamente tale separazione è tradotta e poi indagata come rapporto tra “cash flow rights” e “control rights”, si arriva alla conclusione che i gruppi, specie attraverso il meccanismo del controllo a cascata, consentono, e spesso attuano, strategie predatorie ai danni degli azionisti di minoranza. Il nostro studio amplia l’indagine alla separazione tra proprietà e controllo delle “risorse investite”, sviluppando un diverso modello. Riprendendo il concetto di “leva azionaria” proposto da Brunetti e inserendolo nella nota relazione di Modigliani Miller, è infatti possibile esplicitare, con particolare riferimento ai gruppi, i rapporti tra struttura finanziaria e dinamiche reddituali. Questo modello evidenzia così che gli azionisti di maggioranza, combinando leva finanziaria e leva azionaria, possono trarre grandi vantaggi dal capitale investito dalle minoranze, se correttamente dosato e adeguatamente remunerato. Il modello viene infine impiegato per indagare la struttura finanziaria e le dinamiche reddituali di un campione di 111 gruppi italiani quotati, relativi agli ultimi tre anni.
Struttura proprietaria e struttura finanziaria nei gruppi quotati italiani / Massimo Cecchi. - In: L'INDUSTRIA. - ISSN 0019-7416. - STAMPA. - (2014), pp. 267-292.
Struttura proprietaria e struttura finanziaria nei gruppi quotati italiani
CECCHI, MASSIMO
2014
Abstract
Molti importanti studi evidenziano l’impiego delle strutture di gruppo per separare proprietà e controllo. In queste ricerche, dove solidamente tale separazione è tradotta e poi indagata come rapporto tra “cash flow rights” e “control rights”, si arriva alla conclusione che i gruppi, specie attraverso il meccanismo del controllo a cascata, consentono, e spesso attuano, strategie predatorie ai danni degli azionisti di minoranza. Il nostro studio amplia l’indagine alla separazione tra proprietà e controllo delle “risorse investite”, sviluppando un diverso modello. Riprendendo il concetto di “leva azionaria” proposto da Brunetti e inserendolo nella nota relazione di Modigliani Miller, è infatti possibile esplicitare, con particolare riferimento ai gruppi, i rapporti tra struttura finanziaria e dinamiche reddituali. Questo modello evidenzia così che gli azionisti di maggioranza, combinando leva finanziaria e leva azionaria, possono trarre grandi vantaggi dal capitale investito dalle minoranze, se correttamente dosato e adeguatamente remunerato. Il modello viene infine impiegato per indagare la struttura finanziaria e le dinamiche reddituali di un campione di 111 gruppi italiani quotati, relativi agli ultimi tre anni.File | Dimensione | Formato | |
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