L’articolo, pubblicato nella sezione “Arte e Paesaggio” del numero 10 - maggio 2003 della rivista "Architettura del Paesaggio", prende in esame l’opera svolta dal gruppo di artisti abruzzesi il Pastore Bianco composto da Guido Montauti, Alberto Chiarini, Diego Esposito e Piero Marcattilii, fondatosi nel 1963, a partire dall’idea di affrescare le Grotte di Segaturo ai piedi del Gran Sasso. Il loro programma si concretizzò il 3 maggio di quello stesso anno in un manifesto firmato a Teramo da tutti loro con l’aggiunta del pastore Bruno Bartolomei, figura emblematica del gruppo. Il loro ideale ritorno alle origini prese forma proprio su queste grandi e pesanti pietre, sulle quali vegliano essenziali e monumentali figure umane, formalmente elementari, quasi primordiali, isolate o in folti gruppi, dove i contrasti tra i colori sono accuratamente scelti e le venature delle pietre sembrano animarle di vita propria, rendendo particolarmente suggestivi questi silenziosi personaggi.

La natura, fonte di ispirazione artistica - ‘Il pastore bianco’ e le pitture delle grotte di Segaturo a Pietracamela / Sandra Carlini; Giovanni Bellandi. - In: ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO. - ISSN 1125-0259. - STAMPA. - 10:(2003), pp. 60-63.

La natura, fonte di ispirazione artistica - ‘Il pastore bianco’ e le pitture delle grotte di Segaturo a Pietracamela

CARLINI, SANDRA;
2003

Abstract

L’articolo, pubblicato nella sezione “Arte e Paesaggio” del numero 10 - maggio 2003 della rivista "Architettura del Paesaggio", prende in esame l’opera svolta dal gruppo di artisti abruzzesi il Pastore Bianco composto da Guido Montauti, Alberto Chiarini, Diego Esposito e Piero Marcattilii, fondatosi nel 1963, a partire dall’idea di affrescare le Grotte di Segaturo ai piedi del Gran Sasso. Il loro programma si concretizzò il 3 maggio di quello stesso anno in un manifesto firmato a Teramo da tutti loro con l’aggiunta del pastore Bruno Bartolomei, figura emblematica del gruppo. Il loro ideale ritorno alle origini prese forma proprio su queste grandi e pesanti pietre, sulle quali vegliano essenziali e monumentali figure umane, formalmente elementari, quasi primordiali, isolate o in folti gruppi, dove i contrasti tra i colori sono accuratamente scelti e le venature delle pietre sembrano animarle di vita propria, rendendo particolarmente suggestivi questi silenziosi personaggi.
2003
10
60
63
Sandra Carlini; Giovanni Bellandi
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