La ricerca si concentra sulla crisi e le diverse trasformazioni subite dalla teocrazia come modello politico in Europa nella prima metà del XVIII secolo. L'attenzione si focalizza sul momento di graduale passaggio da una considerazione seicentesca positiva e normativa del modello teocratico, associato esclusivamente ad un popolo, l'ebraico, alla sua descrizione settecentesca quale modello universale, negativo, associabile all'umanità primitiva. A tal fine l'analisi si concentra in un primo momento su tre autori, presi in considerazione quali figure emblematiche del cambiamento subito dalla teocrazia nel primo Settecento: Giambattista Vico, John Toland e Jacques Basnage. Ciascuno di essi apporta un contributo importante nella descrizione del modello teocratico e significativi cambiamenti rispetto alla descrizione seicentesca. In un secondo momento, lo studio mette in evidenza come tali cambiamenti conobbero una fase di radicalizzazione nella Francia di metà Settecento e, in particolare, nelle opere di Nicolas Antoine Boulanger. La teocrazia descritta da Boulanger si distingue da quella della letteratura precedente. L'attributo divino che nel corso del XVII secolo aveva determinato la positività e normatività del modello, ora è causa primaria della sua descrizione quale forma di governo primitiva, negativa e dispotica. Il lavoro si conclude con l'analisi dell'eredità della teocrazia boulangeriana nell'Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers.

La teocrazia: crisi e trasformazione di un modello politico nell'Europa del XVIII secolo / Richichi, Iolanda. - (2015).

La teocrazia: crisi e trasformazione di un modello politico nell'Europa del XVIII secolo.

RICHICHI, IOLANDA ANNA
2015

Abstract

La ricerca si concentra sulla crisi e le diverse trasformazioni subite dalla teocrazia come modello politico in Europa nella prima metà del XVIII secolo. L'attenzione si focalizza sul momento di graduale passaggio da una considerazione seicentesca positiva e normativa del modello teocratico, associato esclusivamente ad un popolo, l'ebraico, alla sua descrizione settecentesca quale modello universale, negativo, associabile all'umanità primitiva. A tal fine l'analisi si concentra in un primo momento su tre autori, presi in considerazione quali figure emblematiche del cambiamento subito dalla teocrazia nel primo Settecento: Giambattista Vico, John Toland e Jacques Basnage. Ciascuno di essi apporta un contributo importante nella descrizione del modello teocratico e significativi cambiamenti rispetto alla descrizione seicentesca. In un secondo momento, lo studio mette in evidenza come tali cambiamenti conobbero una fase di radicalizzazione nella Francia di metà Settecento e, in particolare, nelle opere di Nicolas Antoine Boulanger. La teocrazia descritta da Boulanger si distingue da quella della letteratura precedente. L'attributo divino che nel corso del XVII secolo aveva determinato la positività e normatività del modello, ora è causa primaria della sua descrizione quale forma di governo primitiva, negativa e dispotica. Il lavoro si conclude con l'analisi dell'eredità della teocrazia boulangeriana nell'Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers.
2015
Lea Campos Boralevi
ITALIA
Richichi, Iolanda
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Descrizione: Tesi di dottorato
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