«I must also ask something of the stranger and the foreigner. What do strange and foreign mean? What, from the point of view of architecture, are a stranger and a fo- reigner?» Nell’ultimo biennio accademico il laboratorio ha invitato gli allievi a immaginare pos- sibili articolazioni a queste domande poste da Jacques Derrida in apertura del suo Summary of Impromptu Remarks, 58 minutes 41 seconds. Una riflessione e una prassi al cui centro stanno dunque la differenza e la distanza, da intendersi secondo i più ampi slittamenti semantici: dal geografico - il lontano, il separato, l’être-là - all’esisten- ziale - i costumi, le convinzioni, le tradizioni -, dal culturale - i codici, i saperi, le espres- sioni spirituali - al temporale - il trascorso, il perduto, il sopravvivente. Ultima stazione di questo percorso è il progetto per un centro delle arti nell’estremo meridionale della Roosevelt Island a New York City nell’area ora definita South Point Park; il sito è contenuto tra la Road 3 e il Franklin D. Roosevelt Four Freedoms Park e risulta confinante con il nuovo campus che la Cornell University ha previsto sull’isola. «I had this thought that a memorial should be a room and a garden. That’s all I had. Why did I want a room and a garden? I just chose it to be the point of departure. The garden is somehow a personal nature, a personal kind of control of nature. And the room was the beginning of architecture. I had this sense, you see, and the room wasn’t just architecture, but was an extension of self». Con queste parole Louis Kahn descriveva il memoriale in una lecture tenuta al Pratt Institute nel 1973. L’opera, una prua litoide che solca l’East River, è stata inaugurata il 12 ottobre 2012 al termine di due anni di cantiere. Re-thinking Louis I. Kahn è una prova intermedia all’interno del calendario del corso. Essa è consistita nella realizzazione di modelli di edifici - o sezioni di essi - del maestro estone come accesso alla comprensione profonda delle movenze del suo pensare e comporre; un sostegno per esercizi sotto il segno del “far-come” o “dell’imitazione tra- sformatrice”. Le maquettes esposte in questa sala sono gli esiti di tale indagine. Il la- boratorio è coordinato con il Design Studio della professoressa Elizabeth Kamell della SOA, Syracuse University School of Architecture, New York State.

Re-Thinking Louis I. Kahn / Arrigoni, Fabrizio Franco Vittorio. - ELETTRONICO. - (2014).

Re-Thinking Louis I. Kahn

ARRIGONI, FABRIZIO FRANCO VITTORIO
2014

Abstract

«I must also ask something of the stranger and the foreigner. What do strange and foreign mean? What, from the point of view of architecture, are a stranger and a fo- reigner?» Nell’ultimo biennio accademico il laboratorio ha invitato gli allievi a immaginare pos- sibili articolazioni a queste domande poste da Jacques Derrida in apertura del suo Summary of Impromptu Remarks, 58 minutes 41 seconds. Una riflessione e una prassi al cui centro stanno dunque la differenza e la distanza, da intendersi secondo i più ampi slittamenti semantici: dal geografico - il lontano, il separato, l’être-là - all’esisten- ziale - i costumi, le convinzioni, le tradizioni -, dal culturale - i codici, i saperi, le espres- sioni spirituali - al temporale - il trascorso, il perduto, il sopravvivente. Ultima stazione di questo percorso è il progetto per un centro delle arti nell’estremo meridionale della Roosevelt Island a New York City nell’area ora definita South Point Park; il sito è contenuto tra la Road 3 e il Franklin D. Roosevelt Four Freedoms Park e risulta confinante con il nuovo campus che la Cornell University ha previsto sull’isola. «I had this thought that a memorial should be a room and a garden. That’s all I had. Why did I want a room and a garden? I just chose it to be the point of departure. The garden is somehow a personal nature, a personal kind of control of nature. And the room was the beginning of architecture. I had this sense, you see, and the room wasn’t just architecture, but was an extension of self». Con queste parole Louis Kahn descriveva il memoriale in una lecture tenuta al Pratt Institute nel 1973. L’opera, una prua litoide che solca l’East River, è stata inaugurata il 12 ottobre 2012 al termine di due anni di cantiere. Re-thinking Louis I. Kahn è una prova intermedia all’interno del calendario del corso. Essa è consistita nella realizzazione di modelli di edifici - o sezioni di essi - del maestro estone come accesso alla comprensione profonda delle movenze del suo pensare e comporre; un sostegno per esercizi sotto il segno del “far-come” o “dell’imitazione tra- sformatrice”. Le maquettes esposte in questa sala sono gli esiti di tale indagine. Il la- boratorio è coordinato con il Design Studio della professoressa Elizabeth Kamell della SOA, Syracuse University School of Architecture, New York State.
2014
Arrigoni, Fabrizio Franco Vittorio
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