La pratica fertirrigua con i rotoloni interessa una superficie percentualmente ancora modesta rispetto a quella complessivamente irrigata con queste macchine. Ciò è dovuto a varie ragioni, tra cui il fatto che molti agricoltori ignorano questa possibilità, nonostante esistano numerosi risultati che ne dimostrano l’efficacia agronomica ed economica, sia associati all’irrigatore che all’ala piovana. Le esperienze più significative riguardano diverse colture tipiche dell’areale padano per le quali sono stati registrati incrementi produttivi generalizzati quando la pratica fertirrigua è stata condotta regolarmente. Nel confronto con la fertilizzazione tradizionale, per il pomodoro da industria, la patata e il mais da granella gli aumenti di resa sono stati intorno al 10% circa. Per il pomodoro anche la qualità del prodotto, in termini di °Brix, ha risentito positivamente della fertirrigazione, risultando in un incremento della plv percentualmente superiore all’incremento di resa. Alcune potenzialità dei rotoloni potrebbero stimolarne l’uso, per la distribuzione di fertilizzanti e acqua, in aree dove il suolo presenta una marcata variabilità spaziale nelle caratteristiche fisiche, chimiche e idrologiche. Il principio è quello dell’agricoltura di precisione, per cui l’uso efficiente degli input produttivi non dipende soltanto dall’uniformità della distribuzione degli input stessi, ma anche dalla possibilità di variarne gli apporti in funzione delle diverse caratteristiche del suolo all’interno dello stesso appezzamento o unità colturale, che la necessità di razionalizzazione dei costi tende ad ampliare. Per la distribuzione dell’acqua, e quindi dei fertilizzanti, è noto che l’irrigazione di precisione può essere fatta solo con impianti mobili, anche con modalità semplici come la variazione della velocità di spostamento, resa possibile dalla combinazione tra le moderne centraline di controllo e i sistemi di trasmissione più avanzati. In questo modo si possono differenziare le velocità di recupero dell’organo della distribuzione, fino a creare un certo numero di settori (di solito 4) lungo la stessa striscia bagnata, con vantaggi facilmente immaginabili. Mappe e sistemi di guida a interfaccia satellitare sono attualmente utilizzati sui pivot, ma l’impiego sui rotoloni è possibile.

Concimazione col rotolone / Ghinassi, Graziano. - In: TERRA E VITA. - ISSN 0040-3776. - STAMPA. - 13/2014:(2014), pp. 48-49.

Concimazione col rotolone

GHINASSI, GRAZIANO
2014

Abstract

La pratica fertirrigua con i rotoloni interessa una superficie percentualmente ancora modesta rispetto a quella complessivamente irrigata con queste macchine. Ciò è dovuto a varie ragioni, tra cui il fatto che molti agricoltori ignorano questa possibilità, nonostante esistano numerosi risultati che ne dimostrano l’efficacia agronomica ed economica, sia associati all’irrigatore che all’ala piovana. Le esperienze più significative riguardano diverse colture tipiche dell’areale padano per le quali sono stati registrati incrementi produttivi generalizzati quando la pratica fertirrigua è stata condotta regolarmente. Nel confronto con la fertilizzazione tradizionale, per il pomodoro da industria, la patata e il mais da granella gli aumenti di resa sono stati intorno al 10% circa. Per il pomodoro anche la qualità del prodotto, in termini di °Brix, ha risentito positivamente della fertirrigazione, risultando in un incremento della plv percentualmente superiore all’incremento di resa. Alcune potenzialità dei rotoloni potrebbero stimolarne l’uso, per la distribuzione di fertilizzanti e acqua, in aree dove il suolo presenta una marcata variabilità spaziale nelle caratteristiche fisiche, chimiche e idrologiche. Il principio è quello dell’agricoltura di precisione, per cui l’uso efficiente degli input produttivi non dipende soltanto dall’uniformità della distribuzione degli input stessi, ma anche dalla possibilità di variarne gli apporti in funzione delle diverse caratteristiche del suolo all’interno dello stesso appezzamento o unità colturale, che la necessità di razionalizzazione dei costi tende ad ampliare. Per la distribuzione dell’acqua, e quindi dei fertilizzanti, è noto che l’irrigazione di precisione può essere fatta solo con impianti mobili, anche con modalità semplici come la variazione della velocità di spostamento, resa possibile dalla combinazione tra le moderne centraline di controllo e i sistemi di trasmissione più avanzati. In questo modo si possono differenziare le velocità di recupero dell’organo della distribuzione, fino a creare un certo numero di settori (di solito 4) lungo la stessa striscia bagnata, con vantaggi facilmente immaginabili. Mappe e sistemi di guida a interfaccia satellitare sono attualmente utilizzati sui pivot, ma l’impiego sui rotoloni è possibile.
2014
13/2014
48
49
Ghinassi, Graziano
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