Con risoluzione del 20 novembre e decisione del 6 dicembre 2012, il Parlamento ed il Consiglio UE hanno approvato il regolamento 1215/2012, che rivede e sostituisce il regolamento 44/2001 concernente la competenza giurisdizionale e la circolazione delle decisioni giudiziarie in materia civile e commerciale. Fondamento e struttura della giurisdizione europea, il “sistema di Bruxelles” apre, così, un nuovo capitolo della storia dell’integrazione UE distinto dalla circolazione delle decisioni giurisdizionali senza bisogno di preventivo exequatur. Se questa è la maggiore tra le novità introdotte, il regolamento 1215/2012 innova anche altri aspetti cruciali del processo europeo, cercando di comporre criticità evidenziatesi nel regime previgente, prime tra tutte la manipolazione dilatoria di certe regole direttrici dell’azione giudiziaria. Il presente articolo si sofferma sulle modifiche concernenti la proroga volontaria di competenza che il legislatore UE ha disciplinato sia sul piano sostanziale, mediante il rinvio alla lex fori del giudice eletto, sia su quello processuale, dettando un peculiare meccanismo nel rilievo della litispendenza che attribuisce al giudice prescelto la precedenza giurisdizionale indipendentemente dal dato temporale della sua preventiva audizione. In questo nuovo assetto il legislatore ha lasciato in ombra la questione dell’ampiezza della cognizione del giudice adito sulla validità o sull’inesistenza della clausola elettiva, che il saggio tenta di affrontare sia in caso di ricorrenza, sia in caso di assenza, di procedimenti paralleli. With resolution of 20 November and decision of 6 December 2012, the Parliament and Council of the European Union have adopted Regulation 1215/2012, which replaces and revises Regulation 44/2001 on the jurisdiction and recognition and enforcement of decision in civil and commercial matters. Thus, the ‘system of Brussels’, the foundation of the jurisdictional structure in Europe, opens a new chapter in the history of European integration, characterised by the circulation of decisions without the need of a preliminary decision on enforceability (exequatur). If this is the major novelty introduced by it, Regulation 1215/2012 also reforms other crucial aspects of European procedure in trying to resolve certain difficulties that appeared under the previous regime, primarily the dilatory use of certain procedural rules. The present article focuses on the changes in the area of forum selection clauses, which the European lawmakers have adopted both with regard to the merits and with regard to procedure. With regard to the latter, the Regulation adopts a special mechanism to deal with lis pendens, which gives preference to the jurisdiction of the chosen forum independently of the time at which the complaint is filed. In this new arrangement, the lawmakers have left unaddressed the question of the level of depth with which the court seized can review the validity or the inexistence of the forum selection clause, a question that is addressed in the present article, both in cases with and in cases without parallel litigation.

Gli accordi sulla giurisdizione nella nuova disciplina degli artt. 25 e 31 nel reg. 1215/2012 / Silvestri, Caterina. - In: INTERNATIONAL JOURNAL OF PROCEDURAL LAW. - ISSN 2034-5275. - STAMPA. - 5:(2015), pp. 16-36.

Gli accordi sulla giurisdizione nella nuova disciplina degli artt. 25 e 31 nel reg. 1215/2012

SILVESTRI, CATERINA
2015

Abstract

Con risoluzione del 20 novembre e decisione del 6 dicembre 2012, il Parlamento ed il Consiglio UE hanno approvato il regolamento 1215/2012, che rivede e sostituisce il regolamento 44/2001 concernente la competenza giurisdizionale e la circolazione delle decisioni giudiziarie in materia civile e commerciale. Fondamento e struttura della giurisdizione europea, il “sistema di Bruxelles” apre, così, un nuovo capitolo della storia dell’integrazione UE distinto dalla circolazione delle decisioni giurisdizionali senza bisogno di preventivo exequatur. Se questa è la maggiore tra le novità introdotte, il regolamento 1215/2012 innova anche altri aspetti cruciali del processo europeo, cercando di comporre criticità evidenziatesi nel regime previgente, prime tra tutte la manipolazione dilatoria di certe regole direttrici dell’azione giudiziaria. Il presente articolo si sofferma sulle modifiche concernenti la proroga volontaria di competenza che il legislatore UE ha disciplinato sia sul piano sostanziale, mediante il rinvio alla lex fori del giudice eletto, sia su quello processuale, dettando un peculiare meccanismo nel rilievo della litispendenza che attribuisce al giudice prescelto la precedenza giurisdizionale indipendentemente dal dato temporale della sua preventiva audizione. In questo nuovo assetto il legislatore ha lasciato in ombra la questione dell’ampiezza della cognizione del giudice adito sulla validità o sull’inesistenza della clausola elettiva, che il saggio tenta di affrontare sia in caso di ricorrenza, sia in caso di assenza, di procedimenti paralleli. With resolution of 20 November and decision of 6 December 2012, the Parliament and Council of the European Union have adopted Regulation 1215/2012, which replaces and revises Regulation 44/2001 on the jurisdiction and recognition and enforcement of decision in civil and commercial matters. Thus, the ‘system of Brussels’, the foundation of the jurisdictional structure in Europe, opens a new chapter in the history of European integration, characterised by the circulation of decisions without the need of a preliminary decision on enforceability (exequatur). If this is the major novelty introduced by it, Regulation 1215/2012 also reforms other crucial aspects of European procedure in trying to resolve certain difficulties that appeared under the previous regime, primarily the dilatory use of certain procedural rules. The present article focuses on the changes in the area of forum selection clauses, which the European lawmakers have adopted both with regard to the merits and with regard to procedure. With regard to the latter, the Regulation adopts a special mechanism to deal with lis pendens, which gives preference to the jurisdiction of the chosen forum independently of the time at which the complaint is filed. In this new arrangement, the lawmakers have left unaddressed the question of the level of depth with which the court seized can review the validity or the inexistence of the forum selection clause, a question that is addressed in the present article, both in cases with and in cases without parallel litigation.
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Silvestri, Caterina
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