Tra il 1900 e il 1904 Joyce compose una serie di brevi brani che andava raccogliendo sotto il nome di epifanie. Le prose giunte fino a noi si distinguono per una varietà di contenuti, di toni e di modalità di scrittura. Le epifanie sono talvolta carpite dal vivo della trivialità o della banalità quotidiane, in altri casi si tratta della resa letteraria di sogni o di visioni, o ancora di momenti lirici, patetici o drammatici. I 40 brani delle Epifanie vengono pubblicati nel presente volume in lingua originale, accompagnati da una nuova traduzione italiana, magistralmente condotta da Carlo Avolio, e da un apparato critico che consente al lettore di collocarli agevolmente nel quadro complessivo e articolato della produzione narrativa di Joyce.
James Joyce: epifania e automonia dell'arte / Carlo Avolio, James Joyce. - STAMPA. - (2014), pp. 7-24.
James Joyce: epifania e automonia dell'arte
AVOLIO, CARLO
2014
Abstract
Tra il 1900 e il 1904 Joyce compose una serie di brevi brani che andava raccogliendo sotto il nome di epifanie. Le prose giunte fino a noi si distinguono per una varietà di contenuti, di toni e di modalità di scrittura. Le epifanie sono talvolta carpite dal vivo della trivialità o della banalità quotidiane, in altri casi si tratta della resa letteraria di sogni o di visioni, o ancora di momenti lirici, patetici o drammatici. I 40 brani delle Epifanie vengono pubblicati nel presente volume in lingua originale, accompagnati da una nuova traduzione italiana, magistralmente condotta da Carlo Avolio, e da un apparato critico che consente al lettore di collocarli agevolmente nel quadro complessivo e articolato della produzione narrativa di Joyce.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.