Fin dai primi anni settanta sono state sviluppate tecniche per l'identificazione del danno basate sull’analisi delle modifiche nelle proprietà modali. I risultati di ricerche precedenti hanno mostrato che il MAC (Modal Assurance Criterion), il COMAC (Coordinate Modal Assurance Criterion) o il MSF (Modal Scale Factor) sono indici in grado di rilevare non solo l’eventuale presenza di danno, ma anche i cambiamenti di massa (a condizione che sia stato progettato e installato sulla struttura un sistema di monitoraggio affidabile). È ragionevole, tuttavia, ritenere che più la struttura è robusta e meno un danno strutturale sia rilevabile attraverso l’analisi dei cambiamenti delle sole prime forme modali. In questo ambito, ed in riferimento ad uno specifico caso di studio (la piattaforma offshore VEGA A), la memoria analizza, in parallelo ad appropriate misure di danno, la capacità di un sistema di monitoraggio come efficace ausilio per la valutazione di un potenziale danno strutturale.
Monitoraggio strutturale verso robustezza di piattaforme offshore a base fissa / Betti, Michele; Rizzo, Michele; Spadaccini, Ostilio; Vignoli, Andrea. - STAMPA. - 1:(2015), pp. 551-558. (Intervento presentato al convegno XXV Congresso CTA “Le giornate Italiane della Costruzione in Acciaio” tenutosi a Salerno nel 1-3 ottobre).
Monitoraggio strutturale verso robustezza di piattaforme offshore a base fissa
BETTI, MICHELE;RIZZO, MICHELE;SPADACCINI, OSTILIO;VIGNOLI, ANDREA
2015
Abstract
Fin dai primi anni settanta sono state sviluppate tecniche per l'identificazione del danno basate sull’analisi delle modifiche nelle proprietà modali. I risultati di ricerche precedenti hanno mostrato che il MAC (Modal Assurance Criterion), il COMAC (Coordinate Modal Assurance Criterion) o il MSF (Modal Scale Factor) sono indici in grado di rilevare non solo l’eventuale presenza di danno, ma anche i cambiamenti di massa (a condizione che sia stato progettato e installato sulla struttura un sistema di monitoraggio affidabile). È ragionevole, tuttavia, ritenere che più la struttura è robusta e meno un danno strutturale sia rilevabile attraverso l’analisi dei cambiamenti delle sole prime forme modali. In questo ambito, ed in riferimento ad uno specifico caso di studio (la piattaforma offshore VEGA A), la memoria analizza, in parallelo ad appropriate misure di danno, la capacità di un sistema di monitoraggio come efficace ausilio per la valutazione di un potenziale danno strutturale.File | Dimensione | Formato | |
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