Le costruzioni ferroviarie rappresentano un settore rilevante, se non fondamentale, per l’industrializzazione italiana del primo Novecento e dunque è ferma convinzione di numerosi i politici dell’epoca che debbano essere gestite a livello centrale. Il 1° luglio 1905 nasce quindi l’“Amministrazione autonoma per l’esercizio di Stato delle ferrovie non concesse ad imprese private” (F.S.) con cui lo Stato assume la gestione diretta delle strade ferrate. Tuttavia, l’organizzazione della nuova rete è complessa, poiché le condizioni degli impianti fissi e del materiale rotabile sono pessime. Dunque, per sostenere lo sviluppo economico e sociale del Paese, diviene indispensabile ammodernare il materiale rotabile, rendendo necessari massicci investimenti. In questo quadro, la possibilità di aggiudicarsi commesse per la produzione rotabile è ritenuta interessante da numerose imprese italiane, tra cui la San Giorgio. Si avvia così lo sviluppo di un comparto che negli anni seguenti avrebbe conosciuto una considerevole espansione e impiegato un cospicuo numero di lavoratori. L’opera si propone di analizzare la storia delle Officine Meccaniche San Giorgio nell’ambito dello sviluppo dell’industria meccanica in Italia nel primo Novecento con particolare riferimento al comparto ferroviario. Nel dettaglio, è oggetto di analisi il periodo compreso tra il 1905, anno di fondazione della San Giorgio, e il 1949 che segna il passaggio dell’azienda nell’orbita pubblica rappresentata dall’Istituto di Ricostruzione Industriale e da Finmeccanica.

La storia delle officine meccaniche San Giorgio: dalla nascita alle partecipazioni statali (1905-1950). Un'analisi dell'industria ferroviaria italiana attraverso la lettura dei bilanci / Gori, Elena; Romolini, Alberto; Fissi, Silvia. - STAMPA. - (2015), pp. 1-192. [10.17408/CH/591009]

La storia delle officine meccaniche San Giorgio: dalla nascita alle partecipazioni statali (1905-1950). Un'analisi dell'industria ferroviaria italiana attraverso la lettura dei bilanci

GORI, ELENA;ROMOLINI, ALBERTO;FISSI, SILVIA
2015

Abstract

Le costruzioni ferroviarie rappresentano un settore rilevante, se non fondamentale, per l’industrializzazione italiana del primo Novecento e dunque è ferma convinzione di numerosi i politici dell’epoca che debbano essere gestite a livello centrale. Il 1° luglio 1905 nasce quindi l’“Amministrazione autonoma per l’esercizio di Stato delle ferrovie non concesse ad imprese private” (F.S.) con cui lo Stato assume la gestione diretta delle strade ferrate. Tuttavia, l’organizzazione della nuova rete è complessa, poiché le condizioni degli impianti fissi e del materiale rotabile sono pessime. Dunque, per sostenere lo sviluppo economico e sociale del Paese, diviene indispensabile ammodernare il materiale rotabile, rendendo necessari massicci investimenti. In questo quadro, la possibilità di aggiudicarsi commesse per la produzione rotabile è ritenuta interessante da numerose imprese italiane, tra cui la San Giorgio. Si avvia così lo sviluppo di un comparto che negli anni seguenti avrebbe conosciuto una considerevole espansione e impiegato un cospicuo numero di lavoratori. L’opera si propone di analizzare la storia delle Officine Meccaniche San Giorgio nell’ambito dello sviluppo dell’industria meccanica in Italia nel primo Novecento con particolare riferimento al comparto ferroviario. Nel dettaglio, è oggetto di analisi il periodo compreso tra il 1905, anno di fondazione della San Giorgio, e il 1949 che segna il passaggio dell’azienda nell’orbita pubblica rappresentata dall’Istituto di Ricostruzione Industriale e da Finmeccanica.
2015
978-88-6659-100-9
1
192
Gori, Elena; Romolini, Alberto; Fissi, Silvia
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