Le tante questioni che compongono il quadro assolutamente aperto del rapporto fra l'esistente e l'addizione architettonica rappresentano la parte più complessa ed anche controversa sia delle elaborazioni teoriche e critiche che con questo tema si confrontano che della stessa redazione del progetto di restauro. Questo volume rilegge criticamente i diversi passaggi che, a partire dalla fine dell'ottocento, hanno determinato prese di posizione, contrasti, dibattito circa l'incontro, il dialogo, l'accostamento o la distanza programmatica fra materia antica e moderna, organizzando argomentazioni ed esemplificazioni in tre sezioni distinte ma fortemente interrelate. La prima parte del volume ripercorre nei primi paragrafi quanto contenuto nei principali enunciati, contribuiti teorici, incontri e convegni (quali le Carte del Restauro) nazionali ed internazionali che fra la fine del sec. XIX e gli anni Trenta hanno posto il problema dell'addizione e quindi del rapporto fra antica e nuova architettura nella cultura restaurativa ed architettonica in generale. I paragrafi successivi si riferiscono al dibattito ed alle teorizzazioni (Roberto Pane, Renato Bonelli, Cesare Brandi, Piero Sanpaolesi) intervenute con le esigenze della Ricostruzione postbellica e nei due decenni successivi per poi analizzare delle realizzazioni estremamente significative – di Carlo Scarpa, Franco Albini, Franco Minissi - che hanno reso disponibile un corpus di esperienze e di risultanze concettuali ed operative a tanti operatori ed a tanti restauri degli ultimi decenni del secolo. La seconda parte del volume è composta da dodici schede estese che illustrano altrettanti progetti di restauro portati a compimento in Toscana, quindi in un ambito territoriale ampio ma sufficientemente delimitato per poter permettere una analisi comparativa diretta e possibile, anche da parte del lettore. Si tratta di progetti molto significativi dal punto della conduzione culturalmente alta ed attenta del problema dell'addizione architettonica, funzionale, tecnologica, delle esigenze della conservazione e del senso contemporaneo e necessario dell'addizione stessa, declinata ogni volta in modo diverso ma capace di instaurare interrelazioni concettualmente profonde con la Storia e con il mandato, proprio del restauro, della compatibile, rispettosa, inventiva traduzione al futuro del senso profondo dei manufatti e dei luoghi di interesse storico artistico. La terza parte è composta da dieci scritti scelti, riportati per le parti ritenute significative, che hanno affrontato in tempi recenti la questione del rapporto fra antica e nuova architettura, della preesistenza e dell'aggiunta, del nuovo che si inserisce dentro, accanto, con l'antico, con una prefazione critica che spiega ragioni e finalità della scelta.
Architetture nel tempo. Dialoghi della materia, nel restauro / De Vita, Maurizio. - STAMPA. - (2015), pp. 1-228.
Architetture nel tempo. Dialoghi della materia, nel restauro
DE VITA, MAURIZIO
2015
Abstract
Le tante questioni che compongono il quadro assolutamente aperto del rapporto fra l'esistente e l'addizione architettonica rappresentano la parte più complessa ed anche controversa sia delle elaborazioni teoriche e critiche che con questo tema si confrontano che della stessa redazione del progetto di restauro. Questo volume rilegge criticamente i diversi passaggi che, a partire dalla fine dell'ottocento, hanno determinato prese di posizione, contrasti, dibattito circa l'incontro, il dialogo, l'accostamento o la distanza programmatica fra materia antica e moderna, organizzando argomentazioni ed esemplificazioni in tre sezioni distinte ma fortemente interrelate. La prima parte del volume ripercorre nei primi paragrafi quanto contenuto nei principali enunciati, contribuiti teorici, incontri e convegni (quali le Carte del Restauro) nazionali ed internazionali che fra la fine del sec. XIX e gli anni Trenta hanno posto il problema dell'addizione e quindi del rapporto fra antica e nuova architettura nella cultura restaurativa ed architettonica in generale. I paragrafi successivi si riferiscono al dibattito ed alle teorizzazioni (Roberto Pane, Renato Bonelli, Cesare Brandi, Piero Sanpaolesi) intervenute con le esigenze della Ricostruzione postbellica e nei due decenni successivi per poi analizzare delle realizzazioni estremamente significative – di Carlo Scarpa, Franco Albini, Franco Minissi - che hanno reso disponibile un corpus di esperienze e di risultanze concettuali ed operative a tanti operatori ed a tanti restauri degli ultimi decenni del secolo. La seconda parte del volume è composta da dodici schede estese che illustrano altrettanti progetti di restauro portati a compimento in Toscana, quindi in un ambito territoriale ampio ma sufficientemente delimitato per poter permettere una analisi comparativa diretta e possibile, anche da parte del lettore. Si tratta di progetti molto significativi dal punto della conduzione culturalmente alta ed attenta del problema dell'addizione architettonica, funzionale, tecnologica, delle esigenze della conservazione e del senso contemporaneo e necessario dell'addizione stessa, declinata ogni volta in modo diverso ma capace di instaurare interrelazioni concettualmente profonde con la Storia e con il mandato, proprio del restauro, della compatibile, rispettosa, inventiva traduzione al futuro del senso profondo dei manufatti e dei luoghi di interesse storico artistico. La terza parte è composta da dieci scritti scelti, riportati per le parti ritenute significative, che hanno affrontato in tempi recenti la questione del rapporto fra antica e nuova architettura, della preesistenza e dell'aggiunta, del nuovo che si inserisce dentro, accanto, con l'antico, con una prefazione critica che spiega ragioni e finalità della scelta.File | Dimensione | Formato | |
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