L'"animalesca filosofia" pirandelliana e il favolismo eretico di Svevo aprono la strada nel Novecento alla rivisitazione e riscrittura della favola esopica: dal 'furor' del "Primo libro delle favole" di Gadda, al nitore classico della avole della dittatura" di Sciascia e all'humor nero delle "Favoel del tramonto" di Camilleri; dalla malinconica 'autoeducazione alla vita' delle "Settanta favole" di Loria al mondo fantastico apparentemente innocente delle "Storie della preistoria" di Moravia, agli apologhi zen delle "Galline pensierose" e ai nonsensical "Versi del senso perso" di Scialoja. Un rilettura che, oltre le trappole ermeneutiche e le ambiguità del double coding favolistico, scopre i giuochi intertestuali del riuso e della riscrittura, le tensioni e gli umori sottilmente allegorici della scrittura novecentesca.
La maschera di Esopo. Animali in favola nella letteratura italiana del Novecento / Bacchereti, Elisabetta. - STAMPA. - (2014), pp. 8-294.
La maschera di Esopo. Animali in favola nella letteratura italiana del Novecento.
BACCHERETI, ELISABETTA
2014
Abstract
L'"animalesca filosofia" pirandelliana e il favolismo eretico di Svevo aprono la strada nel Novecento alla rivisitazione e riscrittura della favola esopica: dal 'furor' del "Primo libro delle favole" di Gadda, al nitore classico della avole della dittatura" di Sciascia e all'humor nero delle "Favoel del tramonto" di Camilleri; dalla malinconica 'autoeducazione alla vita' delle "Settanta favole" di Loria al mondo fantastico apparentemente innocente delle "Storie della preistoria" di Moravia, agli apologhi zen delle "Galline pensierose" e ai nonsensical "Versi del senso perso" di Scialoja. Un rilettura che, oltre le trappole ermeneutiche e le ambiguità del double coding favolistico, scopre i giuochi intertestuali del riuso e della riscrittura, le tensioni e gli umori sottilmente allegorici della scrittura novecentesca.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.