"Carlo Cecchi: funambolo della scena italiana. L'apprendistato e il magistero" con sguardo storico-biografico e strumenti critico-analitici ricostruisce la vicenda artistica dell’attore-regista e maestro d'attori Carlo Cecchi al fine di ritagliare, da un fenomeno tanto complesso e articolato, due atteggiamenti caratterizzanti la sua relazione con la scena: il personale percorso di formazione e, specularmente, le modalità del lavoro di formatore; da qui il sottotitolo: L’apprendistato e il magistero. L’obiettivo prefissato comporta la necessità di spaziare per tutta la lunga carriera dell’artista, non prescindendo da uno sguardo il più possibile allargato sul contemporaneo. D'altronde, si è creduto di potere concentrare l’attenzione su due periodi, a loro modo emblematici, uno della formazione latu sensu (che si spinge fino al lavoro con il gruppo, il Granteatro, di cui diviene presto guida) e l’altro del magistero. Nel primo caso si assolve il compito di indagare il primissimo percorso formativo, quasi totalmente sconosciuto, di Carlo Cecchi e successivamente la sua lunga formazione da capocomico; nel secondo, si denuncia il valore del magistero del nostro attore in rapporto agli allievi, protagonisti delle scene di oggi.
Carlo Cecchi, funambolo della scena italiana. L'apprendistato e il magistero / Schepis, Chiara. - (2016).
Carlo Cecchi, funambolo della scena italiana. L'apprendistato e il magistero.
SCHEPIS, CHIARA
2016
Abstract
"Carlo Cecchi: funambolo della scena italiana. L'apprendistato e il magistero" con sguardo storico-biografico e strumenti critico-analitici ricostruisce la vicenda artistica dell’attore-regista e maestro d'attori Carlo Cecchi al fine di ritagliare, da un fenomeno tanto complesso e articolato, due atteggiamenti caratterizzanti la sua relazione con la scena: il personale percorso di formazione e, specularmente, le modalità del lavoro di formatore; da qui il sottotitolo: L’apprendistato e il magistero. L’obiettivo prefissato comporta la necessità di spaziare per tutta la lunga carriera dell’artista, non prescindendo da uno sguardo il più possibile allargato sul contemporaneo. D'altronde, si è creduto di potere concentrare l’attenzione su due periodi, a loro modo emblematici, uno della formazione latu sensu (che si spinge fino al lavoro con il gruppo, il Granteatro, di cui diviene presto guida) e l’altro del magistero. Nel primo caso si assolve il compito di indagare il primissimo percorso formativo, quasi totalmente sconosciuto, di Carlo Cecchi e successivamente la sua lunga formazione da capocomico; nel secondo, si denuncia il valore del magistero del nostro attore in rapporto agli allievi, protagonisti delle scene di oggi.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: tesi di dottorato
Tipologia:
Tesi di dottorato
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