La tesi ha come oggetto l'edizione critica, fino ad ora non disponibile, dell' "Expositio in librum Hester" di Rabano Mauro. Si propone un elenco completo dei testimoni dell'opera, collazionati interamente ai fini dell'elaborazione del testo critico. Accanto ai testimoni del testo integrale, si attestano una tradizione dell'opera in forma di sermone, costituita da due estratti del commentario, e un riuso dell' "Expositio" che, con alcune modifiche, confluì all'interno della Glossa ordinaria, costituendo l'unica fonte, accanto alla prefazione di Girolamo al testo della "Vulgata", per il commento al libro veterotestamentario di Ester. L'opera si colloca pienamente nell'ambito della rinascita degli studi - e in particolare degli studi esegetici - che si verificò nel periodo carolingio: appartenente alla cosiddetta "seconda generazione" degli intellettuali carolingi, Rabano Mauro, che visse alla corte di Carlo e fu poi allievo prediletto di Alcuino di York, abate del monastero benedettino di Fulda sotto il regno di Ludovico il Pio e successivamente arcivescovo di Magonza, fu uno dei principali rappresentanti di tale clima culturale. La realizzazione del commentario al libro di Ester è riconducibile a un programma di esegesi che coprisse l'intera Bibbia: i commentari di Rabano sono esattamente complementari a quelli redatti dai suoi predecessori, in particolare da Beda il Venerabile e Alcuino. La tipologia di esegesi svolta è soprattutto di tipo allegorico-figurale, più specificamente eccelsiologico. Mentre altri commentari di Rabano si presentano come "collectanea" di estratti dai Padri, l'assenza di testi esegetici precedentemente dedicati alla figura di Ester rende l' "Expositio" un caso particolare, in cui la parte introduttiva e i primi paragrafi dedicati alla collocazione storica della vicenda sono ampiamente costituiti da riprese letterali da autori quali Girolamo, Gregorio Magno, Isidoro, Beda, Eusebio di Cesarea, Giuseppe Flavio, mentre il resto dell'esegesi appare essere essenzialmente opera dell'abate, presentandosi così come esempio utile per comprendere il suo metodo di lavoro e la tipologia di interesse che guidò la sua esegesi. Un ulteriore aspetto permette di collocare pienamente la stesura del commentario all'interno del contesto carolingio: essa fu dedicata, insieme al commentario al libro di Giuditta, intorno all'anno 834, all'imperatrice Giuditta moglie di Ludovico il Pio, e in un secondo momento, in un periodo compreso tra gli anni 841 e 851, a Ermengarda, moglie di Lotario. Tali dediche sono un esempio del legame che vi era tra Rabano Mauro e la famiglia imperiale, oltre che del suo coinvolgimento nelle turbolente vicende politiche che segnarono il regno carolingio dopo la morte di Carlo Magno. La tesi si propone dunque, innanzitutto, come contributo allo studio dell'opera di Rabano e della tradizione dei suoi testi esegetici: la realizzazione di uno "stemma codicum" ha permesso un primo passo nell'analisi della diffusione e della storia del testo; la ricerca delle fonti, resa possibile a partire dal testo critico, ha portato da un lato ad approfondire il metodo di lavoro utilizzato da Rabano, dall'altro ad aprire l'ambito di indagine alle opere che lui conosceva e poteva consultare. Tali risultati, a loro volta, sono proposti come aiuti all'indagine più ampia intorno all'esegesi medievale e allo sviluppo culturale che segnò il continente europeo nel periodo carolingio.

Edizione critica dell'"Expositio in librum Hester" di Rabano Mauro / Perego, Agnese Maria. - (2016).

Edizione critica dell'"Expositio in librum Hester" di Rabano Mauro

PEREGO, AGNESE MARIA
2016

Abstract

La tesi ha come oggetto l'edizione critica, fino ad ora non disponibile, dell' "Expositio in librum Hester" di Rabano Mauro. Si propone un elenco completo dei testimoni dell'opera, collazionati interamente ai fini dell'elaborazione del testo critico. Accanto ai testimoni del testo integrale, si attestano una tradizione dell'opera in forma di sermone, costituita da due estratti del commentario, e un riuso dell' "Expositio" che, con alcune modifiche, confluì all'interno della Glossa ordinaria, costituendo l'unica fonte, accanto alla prefazione di Girolamo al testo della "Vulgata", per il commento al libro veterotestamentario di Ester. L'opera si colloca pienamente nell'ambito della rinascita degli studi - e in particolare degli studi esegetici - che si verificò nel periodo carolingio: appartenente alla cosiddetta "seconda generazione" degli intellettuali carolingi, Rabano Mauro, che visse alla corte di Carlo e fu poi allievo prediletto di Alcuino di York, abate del monastero benedettino di Fulda sotto il regno di Ludovico il Pio e successivamente arcivescovo di Magonza, fu uno dei principali rappresentanti di tale clima culturale. La realizzazione del commentario al libro di Ester è riconducibile a un programma di esegesi che coprisse l'intera Bibbia: i commentari di Rabano sono esattamente complementari a quelli redatti dai suoi predecessori, in particolare da Beda il Venerabile e Alcuino. La tipologia di esegesi svolta è soprattutto di tipo allegorico-figurale, più specificamente eccelsiologico. Mentre altri commentari di Rabano si presentano come "collectanea" di estratti dai Padri, l'assenza di testi esegetici precedentemente dedicati alla figura di Ester rende l' "Expositio" un caso particolare, in cui la parte introduttiva e i primi paragrafi dedicati alla collocazione storica della vicenda sono ampiamente costituiti da riprese letterali da autori quali Girolamo, Gregorio Magno, Isidoro, Beda, Eusebio di Cesarea, Giuseppe Flavio, mentre il resto dell'esegesi appare essere essenzialmente opera dell'abate, presentandosi così come esempio utile per comprendere il suo metodo di lavoro e la tipologia di interesse che guidò la sua esegesi. Un ulteriore aspetto permette di collocare pienamente la stesura del commentario all'interno del contesto carolingio: essa fu dedicata, insieme al commentario al libro di Giuditta, intorno all'anno 834, all'imperatrice Giuditta moglie di Ludovico il Pio, e in un secondo momento, in un periodo compreso tra gli anni 841 e 851, a Ermengarda, moglie di Lotario. Tali dediche sono un esempio del legame che vi era tra Rabano Mauro e la famiglia imperiale, oltre che del suo coinvolgimento nelle turbolente vicende politiche che segnarono il regno carolingio dopo la morte di Carlo Magno. La tesi si propone dunque, innanzitutto, come contributo allo studio dell'opera di Rabano e della tradizione dei suoi testi esegetici: la realizzazione di uno "stemma codicum" ha permesso un primo passo nell'analisi della diffusione e della storia del testo; la ricerca delle fonti, resa possibile a partire dal testo critico, ha portato da un lato ad approfondire il metodo di lavoro utilizzato da Rabano, dall'altro ad aprire l'ambito di indagine alle opere che lui conosceva e poteva consultare. Tali risultati, a loro volta, sono proposti come aiuti all'indagine più ampia intorno all'esegesi medievale e allo sviluppo culturale che segnò il continente europeo nel periodo carolingio.
2016
Agnese Maria Perego
ITALIA
Perego, Agnese Maria
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Descrizione: Tesi di dottorato: edizione critica, studio della tradizione manoscritta e analisi del testo
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1038120
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