La comicità di Aldo Palazzeschi non è certo scollegata dalle ragioni della storia: anzi, deriva da una pensosa riflessione sulle insensatezze del mondo. Lo ha dimostrato nel 1920 con il manifesto pacifista "Due imperi...mancati" e lo ha ribadito nel 1945 con "Tre imperi...mancati". Personalissima cronaca degli anni del fascismo e della guerra nella Capitale, il libro è il racconto di illusioni, o meglio di colpevoli verità, giustamente cadute; un insieme di vivide istantanee sui vizi eterni del popolo italiano; la denuncia lucida delle responsabilità di un'intera nazione. Il tutto descritto con uno stile farsesco più che mai adeguato a dipingere una realtà politica buffonesca nel suo essere tragica. "Tre imperi...mancati" è anche il canto dolente di chi ha creduto nella sacralità della vita e nella forza delle bellezza, della tolleranza, della civiltà (tra gli imperi mancati c'è anche quello della poesia), e le ha viste miseramente crollare intorno a sé. È, come lo definì Gadda, "la testimonianza del suo dolore": il libro sofferto di un grande scrittore.
Introduzione / Gino Tellini. - STAMPA. - (2016), pp. 3-229.
Introduzione
TELLINI, GINO
2016
Abstract
La comicità di Aldo Palazzeschi non è certo scollegata dalle ragioni della storia: anzi, deriva da una pensosa riflessione sulle insensatezze del mondo. Lo ha dimostrato nel 1920 con il manifesto pacifista "Due imperi...mancati" e lo ha ribadito nel 1945 con "Tre imperi...mancati". Personalissima cronaca degli anni del fascismo e della guerra nella Capitale, il libro è il racconto di illusioni, o meglio di colpevoli verità, giustamente cadute; un insieme di vivide istantanee sui vizi eterni del popolo italiano; la denuncia lucida delle responsabilità di un'intera nazione. Il tutto descritto con uno stile farsesco più che mai adeguato a dipingere una realtà politica buffonesca nel suo essere tragica. "Tre imperi...mancati" è anche il canto dolente di chi ha creduto nella sacralità della vita e nella forza delle bellezza, della tolleranza, della civiltà (tra gli imperi mancati c'è anche quello della poesia), e le ha viste miseramente crollare intorno a sé. È, come lo definì Gadda, "la testimonianza del suo dolore": il libro sofferto di un grande scrittore.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.